XXIV Settimana del tempo ordinario
nell’immagine un dipinto di Ferdinand Hodler
Preghiera del giorno (Salmo 145)
O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare. Una generazione narra all’altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. Proclamano lo splendore della tua gloria e narrano i tuoi prodigi. Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza. Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia. Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Amen
Matteo
chiamato anche Levi, viveva a Cafarnao ed era pubblicano, cioè esattore delle tasse. Seguì Gesù, liberandosi dei beni terreni. Scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei, per supplire alla sua assenza quando si recò presso le genti. Probabilmente la sua morte fu naturale, anche se alcune fonti lo vogliono martire di Etiopia
La Parola di Dio del giorno Matteo 9,9-13
Gesù passando, vide uno seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
BREVE COMMENTO AL VANGELO
Gesù non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori (v. 13b). Come il malato, non il sano, ha bisogno del medico, così anche il peccatore, non il giusto, ha bisogno di essere chiamato da lui. Questa risposta sembra contenere un elogio dei farisei, considerati giusti, ma in realtà ne rappresenta una condanna: nessuno infatti è giusto davanti a Dio, e chi crede di esserlo, non potendo essere chiamato da Gesù, rischia di restare escluso dal regno di Dio.
Riflessione Del Giorno (S. Vincenzo de’ Paoli)
“Il servizio dei poveri dev’essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Se nell’ora della orazione avete da portare una medicina o un soccorso al povero, andatevi tranquillamente. Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l’intenzione dell’orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l’orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Dio, ossia un’opera di Dio per farne un’altra. Se lasciate l’orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi ad essa”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché nel mondo cresca la pace e si fomenti l’amicizia tra i singoli e i popoli
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