XXIX Settimana Tempo Ordinario
S ANTONIO MARIA CLARET VESCOVO
Figura del sec XIX al cui nome è legata la congregazione dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, detti Claretiani. Di origine catalana, ordinato prete si reca a Roma, a Propaganda Fide, per essere inviato missionario. Ma la salute precaria lo costringe a tornare in patria. Così si dedica alla predicazione delle missioni popolari tra la Catalogna e le Isole Canarie. È tra i giovani raggiunti in questa attività apostolica che nasce l’idea della congregazione. Nel 1849 viene nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Morirà il 24 ottobre 1870
La Parola di Dio del giorno
Gesù diceva alle folle: “Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?” Lc 12,54-59
Il quadro del Giorno
Giovanni da Milano: Gioacchino Espulso dal Tempio. Affresco. 1365. Cappella Rinuccini S. Croce Firenze
Giovanni da Milano (1325-30 c.a – 1370 c.a) fu attivo tra Firenze e Milano tra il 1346 e il 1369. Esponente della pittura gotica, fu un innovatore della scuola giottesca fiorentina nella 2.a metà del secolo. Dal 1362-63 è iscritto all’arte dei Medici e Speziali di Firenze e nel 1366 gli viene concessa la cittadinanza fiorentina. L’opera che oggi presentiamo fa parte del ciclo di affreschi della cappella Rinuccini ni S. Croce a Firenze dove gli fu dato l’incarico di dipingere le storie della vita di Maria e della Maddalena. L’affresco racconta la cacciata di Gioacchino dal tempio (il pittore si ispira alla Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine).
Una consuetudine ebraica riteneva le coppie sterili non benedette da Dio e quindi indegne di sacrificare nel Tempio: l’anziano Gioacchino, che non aveva figli, recatosi al tempio per sacrificarvi un agnello, viene scacciato da un sacerdote. La vicenda è ambientata in un’architettura che è lo spaccato di una chiesa a cinque navate. La monumentalità dei gesti, delle figure panneggiate, ha un’eco giottesca arricchita da una nuova volontà descrittiva dei dettagli quotidiani. Ancora giottesca è la scelta cromatica, che diventa personale sottigliezza tecnica nella descrizione dei bianchi e dei neri negli abiti delle donne.
Propria di Giovanni è la qualità umana dei soggetti e degli atteggiamenti, che qui si coglie nello sguardo incrociato dei protagonisti, accigliato e severo quello del sacerdote, dolorosamente stupito quello di Gioacchino. Nelle due navate vicine alla centrale sono dipinti gli offerenti, inginocchiati in preghiera e in attesa del proprio turno, mentre nelle ultime due navate in piedi a destra le donne (vergini davanti e maritate dietro) e a sinistra gli uomini, anche in questo caso giovani davanti e sposati dietro. La pittura di Giovanni da Milano, di qualità davvero alta, opera una sintesi mirabile fra lo stile gotico francese e la pittura italiana, imita Giotto senza cadere in emulazione di maniera e riesce a svincolarsi dal gusto arcaizzante della cultura figurativa locale.
Preghiera del giorno
Signore Gesù, che hai creato con amore, sei nato con amore, hai servito con amore, hai operato con amore, sei stato onorato con amore, hai sofferto con amore, sei morto con amore, sei risorto con amore, io ti ringrazio per il tuo amore per me e per tutto il mondo, e ogni giorno ti chiedo: insegna anche a me ad amare! Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché le nazioni promuovano uno sviluppo compatibile con le risorse del pianeta e nel rispetto della natura
Don’t forget! …Ricorda!
GIORNATA DELLE NAZIONI UNITE
Giornata Mondiale di Informazione sullo Sviluppo
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