2a Settimana del Tempo Ordinario
nell’immagine un quadro di Giuseppe Costantini
Proverbio del Giorno (1000 proverbi della bibbia)
Davanti all’uomo sta la vita e la morte e gli viene dato ciò che egli desidera
Iniziamo la Giornata Pregando
O Dio, che hai illuminato tutte le genti con la parola dell’apostolo Paolo, concedi anche a noi, che oggi ricordiamo la sua conversione, di essere testimoni della tua verità e di camminare sempre nella via del Vangelo. Per il nostro Signore…
CONVERSIONE S. PAOLO
La svolta decisiva della vita di Paolo si compie sulla via di Damasco, dove scopre il mistero della passione di Cristo che si rinnova nelle sue membra. Perseguitato per Cristo dirà: ‘Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa’. Questa celebrazione, già presente in Italia nel sec. VIII, entrò nel calendario Romano sul finire del sec. X. Conclude in modo significativo la settimana dell’unità dei cristiani, ricordando che non c’è vero ecumenismo senza conversione.
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La Parola di Dio del giorno (Mc 16,15-18)
Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.» Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
La Riflessione del Giorno (G. Paolo Jacobini)
La migliore spiegazione della conversione di S. Paolo è quella che da lui stesso quando parla del battesimo cristiano come di un essere “battezzati nella morte di Cristo” “sepolti insieme con lui” per risorgere con lui e “camminare in una vita nuova” (cfr. Rom 6, 3-4). Egli ha rivissuto in sé il mistero pasquale di Cristo, intorno a cui ruoterà in seguito tutto il suo pensiero. Ci sono analogie anche esterne impressionanti. Gesù rimase tre giorni nel sepolcro; per tre giorni Saulo visse come un morto: non poteva vedere, stare in piedi, magiare, poi al momento del battesimo i suoi occhi si riaprirono, poté mangiare e riprendere le forze, tornò in vita (cf. Atti 9,18). Subito dopo il suo battesimo, Gesù si ritirò nel deserto e anche Paolo, battezzato da Anania, si ritirò nel deserto intorno a Damasco. Gli esegeti calcolano che tra l’evento sulla via di Damasco e l’inizio della sua attività pubblica nella Chiesa ci siano una decina d’anni di silenzio nella vita di Paolo. Gli ebrei lo cercavano a morte, i cristiani non si fidavano ancora e avevano paura di lui. La sua conversione ricorda quella del cardinal Newman che gli ex fratelli di fede anglicani consideravano un transfuga e i cattolici guardavano con sospetto. L’Apostolo ha fatto un lungo noviziato; la sua conversione non è durata pochi minuti. Ed è in questo tempo di svuotamento e silenzio che ha accumulato l’energia e la luce che riverserà sul mondo.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti i malati di lebbra e perché scompaia dal mondo questa terribile infermità.
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