XXI settimana T. Ordinario (A. pari)
Aforisma di S. Agostino
“Vuoi essere un grande? Comincia con l’essere piccolo. Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo? Costruisci prima le fondamenta dell’umiltà”.
Preghiera
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Le più sicure notizie sui santi Felice e Adautto provengono da una poesia a loro dedicata da S. Damaso che ci dice solo che Felice ed Adautto erano fratelli e subirono il martirio. Probabilmente ciò accade sotto Diocleziano ed essi furono sepolti in una cripta del cimitero di Commodilla, presso S. Paolo fuori le mura.
Tale cripta, trasformata in basilica, è stata restaurata e possiede uno dei più antichi affreschi paleocristiani nel quale i due martiri sono insieme ai Ss. Pietro, Paolo e Stefano.
Secondo una leggenda Passio del VII secolo, invece mentre il presbitero Felice veniva condotto al supplizio, uno sconosciuto si presentò dichiarando di volerne condividere la sorte. I due vennero decapitati e poiché il nome dello sconosciuto rimase ignoto fu chiamato “adauctus” (aggiunto), dai cui Adautto.
Parola di Dio del giorno Matteo 25,1-13
Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Riflessione Pavel A. Florenskji: Il tesoro nascosto
C’è un grande cuore cherubico nella nostra anima, un nucleo angelico dell’anima, ma esso è nascosto nel mistero ed è invisibile agli occhi della carne. Dio ha messo nell’uomo il suo dono più grande: l’immagine di Dio. Ma questo dono, questa perla preziosa, si nasconde negli strati più profondi dell’anima: chiuso in una rozza conchiglia, fangosa, giace sepolto nel limo, negli strati più profondi dell’anima.
Tutti noi siamo come dei vasi di argilla colmi d’oro scintillante. Di fuori siamo anneriti e macchiati, dentro invece siamo risplendenti di una luce radiosa. Il tesoro di ognuno di noi è sepolto nel campo della nostra anima. E se qualcuno trova il proprio tesoro, allora trattiene il respiro, abbandona tutti i suoi affari per poterlo portare alla luce. In questo sta la più grande felicità, il bene supremo dell’uomo. In questo consiste la sua gioia eterna. Il regno dei cieli è la parte divina dell’anima umana.
Trovarla in se stessi e negli altri, convincersi con i propri occhi della santità della creatura di Dio, della bontà e dell’amore delle persone, in questo sta l’eterna beatitudine e la vita eterna. Chi l’ha gustata una volta è pronto a scambiare con essa tutti i beni personali. La perla che il mercante cercava non è lontana, l’uomo la porta con sé ovunque, solo che non lo sa. E ognuno di noi va angosciato per il mondo, pur avendo un tesoro dentro di sé molto spesso crede che una simile perla sia in qualche posto lontano. Beato colui che vede il suo tesoro! Ma chi è in grado di vederlo? Chi vede la sua perla?
Le cose terrene le vede solo colui che ha un occhio corporeo puro; le cose celesti le vede solo colui che ha puro l’occhio celeste, il cuore. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio, lo vedranno nel proprio cuore e in quello altrui; lo vedranno non solo in futuro, ma anche in questa vita, lo vedranno adesso. Basta solo che purifichino il loro cuore!
Intenzione di preghiera
Perché non ci stanchiamo di cercare la perla preziosa e il tesoro nascosto da Dio nel profondo della nostra anima, perché solo trovandolo capiremo di aver trovato la felicità che nessuno potrà rubarci.
Don’t Forget! Avvenne il 30 agosto…
1850 – Honolulu diventa una città.
1945 – Hong Kong viene liberata.
1963 – Guerra fredda: entra in funzione la Linea rossa fra i capi di Stati Uniti ed Unione Sovietica
1991 – L’Azerbaigian dichiara l’indipendenza dall’Unione Sovietica.
1999 – Timor Est, mediante un referendum, vota per l’indipendenza.
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