3a settimana di Quaresima
nell’immagine un dipinto di Eilif Peterssen
Proverbio del giorno
«Se togli pietra dopo pietra, spianerai anche una montagna (India)»
Iniziamo la Giornata Pregando (Canto Liturgico)
Ho detto a Dio senza di te alcun bene non ho. Stupenda è la mia eredità. Benedetto sei Tu, sempre sei con me. Custodiscimi, mia forza sei Tu. Custodiscimi, mia gioia Gesù. Ti pongo sempre innanzi a me: al sicuro sarò mai vacillerò. Via, verità e vita sei: mio Dio credo che tu mi guiderai. Amen
VINCENZO FERRER
Nato a Valencia nel 1350, Vincenzo si trovò a vivere al tempo del grande scisma d’Occidente. Giovane domenicano, fu notato dal legato del papa avignonese. Si rese conto che la Chiesa aveva bisogno di unità e riforma morale e cominciò l’attività di predicatore. Nel 1394 il de Luna diviene papa col nome di Benedetto XIII: lo nomina consigliere. Egli intensifica la sua attività ma nel 1398 si ammala e in visione gli appare Gesù che lo guarisce e gli ordina di predicare. Contribuisce alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi. Muore a Vannes nel 1419.
Parola di Dio del Giorno Gv. 7,1-2.10.25-30
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Riflessione Per Il Giorno (di J. Velasco)
Julio Velasco è un notissimo allenatore di pallavolo e dirigente sportivo argentino. Qui delinea la figura del leader –in campo sportivo ovvio, ma la cosa vale per ogni campo di azione e di impegno e per ogni persona che sia chiamata ad essere leader- in cinque caratteristiche:
1° Il leader dev’essere se stesso. È la prima caratteristica: le persone si accorgono subito se uno recita. 2° Un vero leader deve essere autorevole, sapere molto di ciò di cui parla. Deve cioè conoscere non solo le cose in generale, ma anche i particolari. 3° Un leader deve essere giusto. Ci sono persone, ad es. professori, molto esigenti, ma esigenti con tutti. Velasco ricorda che con i compagni protestava, ma la classe non li odiava, perché erano giusti. Si tratta non solo di essere giusti, ma anche di sembrare giusti. 4° caratteristica del leader: combinare l’essere esigente con l’aiutare le persone alle quali chiediamo molto. Il leader vero sostiene con il suo aiuto ed il suo suggerimento pertinente l’operato di ognuno e dell’intera squadra. 5° Il vero leader fa crescere il senso di appartenenza che nasce da moventi affettivi e non solo razionali. Se sono troppo affettivo, manca poi la libertà di chiedere, ma se manca la dimensione affettiva, non si crea quello spirito di corpo e di unità che è necessario per ogni vera impresa.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i cristiani sappiano custodire e diffondere la gioia della fede e della carità
Don’t forget:
05/04/1997: muore don Angelo Bena prete del PSV. Lo ricordiamo nella S. Messa
2 Aprile: Giornata Mondiale di sensibilizzazione sull’Autismo
4 Aprile: Giornata Internazionale per la Sensibilizzazione sulle Mine e l’Azione contro le Mine
6 Aprile: Giornata Internazionale dello sport per lo sviluppo e per la pace
7 Aprile: Giornata Mondiale della Salute
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