giovedì 4 febbraio ’21

     

    nell’immagine una fotografia di Erik Johansson – artista e fotografo svedese

     

    IVa Settimana T. Ordinario

     

    Proverbio del giorno

    La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (S. Macario il Grande «Preghiere»)

    Signore a Te ricorro al mio risveglio: assistimi in ogni tempo e in ogni cosa; preservami da ogni seduzione mondana, da ogni influenza del demonio; salvami e introducimi nel tuo Regno eterno. Tu sei infatti il mio Creatore, fonte e dispensatore di ogni bene: in te riposa tutta la mia speranza, e io ti rendo gloria. Amen.

     

    RABANO MAURO

    protagonista della cultura carolingia, nacque a Magonza, in Germania nel 780, e studiò nella celebre scuola del monastero benedettino di Fulda. Si recò poi a Tours, dove gli fu maestro Alcuino. Ritornato all’abbazia di Fulda, ne divenne la guida e la portò al massimo splendore. Nell’847 diventò arcivescovo di Magonza fino alla morte, avvenuta nell’856. Noto come «Magister Germaniae», è considerato il teologo occidentale più erudito del suo tempo. Fine poeta, è autore del «De laudibus sanctae Crucis» e alcuni gli attribuiscono anche l’inno «Veni creator»

     

    La Parola di Dio del giorno (Marco 6,7-13)

    In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

     

    Riflessione del giorno (Aiuto alla Chiesa che soffre)

    Circa mille persone – inclusi sacerdoti e altri leader ecclesiali – sono stati uccisi in una serie di attacchi in Etiopia culminati nel massacro in una chiesa in cui si crede sia custodita l’Arca dell’Alleanza. La notizia è stata data una fonte anonima che ha parlato dal Paese con “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. L’attacco è stato l’ultimo in una lunga serie di assalti fatali contro persone innocenti, come parte del conflitto in atto nella regione del Tigrè. I resoconti del massacro di Aksum sono emersi all’inizio di questo mese, quando l’organizzazione no-profit EEPA con base in Belgio, ha detto che la gente che si era nascosta nella chiesa è stata fatta uscire e uccisa nella piazza. “Forse le persone stavano proteggendo l’Arca. Sono state portate fuori e uccise”. La fonte ha sottolineato che il conflitto politico ha portato alla morte di molti cristiani e musulmani, ma ha aggiunto che la violenza non è provocata dalla religione. “In Etiopia c’è un conflitto politico per via delle elezioni. Il Governo cessava il suo incarico a settembre, e si supponeva che dovessero esserci le elezioni a maggio. Poi è scoppiato il coronavirus, e le elezioni sono state rimandate ad agosto. È un problema politico, e stanno prendendo come bersaglio la gente della regione del Tigrè. È una situazione terribile”. Mandanti dei massacri sarebbero le forze federali, sostenute da truppe dell’Eritrea per combattere il Fronte di Liberazione del Popolo del Tigrè, che accusava di svolgere elezioni illegittime.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché cessino i massacri di persone innocenti in Etiopia e in tutto il mondo.

     

    Don’t forget! persecuzioni contro i cristiani

    PERSECUZIONI CONTRO I CRISTIANI COPTI D’EGITTO SEC. VII-IX

    L’Egitto viene conquistato dagli Arabi (639-641) e gli Egiziani “stanno a guardare”. Con la conquista araba inizia un lento ma inesorabile periodo di decadenza, coi cristiani trattati sempre più da cittadini di serie B. La politica fiscale, con le tasse jizya (imposta detta di “compensazione” che ogni suddito non-musulmano doveva pagare all’autorità islamica) e kharaj (la “tassa sui possedimenti fondiari” posseduti da dhimmī, cioè dai non musulmani) accelera il processo di islamizzazione dell’intero Egitto.

    L’imperatore bizantino Teofilo (a destra) e il califfo abbaside Al-Ma’mun

    Con la fine del VII secolo in Egitto le restrizioni religiose si fanno sempre più pressanti. Iniziano le ribellioni – ben sei tra il 725 e il 773 – tutte brutalmente represse. Un’ultima grandiosa ribellione avviene tra l’831 e l’832 nel Bashmur, provincia del Delta. Il Califfo Al-Ma’mun (della dinastia abbaside che governò la Umma islamica tra l’813 e l’833) da Bagdad -che era la sede del Califfato- interviene personalmente in Egitto e soffoca nel sangue la ribellione: decine di migliaia di copti vengono uccisi. L’oppressione non fu solo finanziaria, ma interessò tutti gli aspetti della vita sociale e religiosa. Molti Copti, per non perdere prestigio sociale e per salvarsi dalla povertà, apostatarono. E a partire da quel momento i cristiani diventano una minoranza e da minoranza vivranno fino agli inizi del XX secolo. Oggi i copti sono 10-13 milioni su una popolazione egiziana complessiva di 90.

     

     

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