giovedì 23 giugno ’16

    XII Settimana tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata Pregando con Carlo Bertocchi

    “Ciò che occorre è un uomo, non occorre la saggezza, ciò che occorre è un uomo in spirito e verità; non un paese, non le cose, ciò che occorre è un uomo, un passo sicuro e tanto salda la mano che porge, che tutti possano afferrarla, e camminare liberi e salvarsi.

     

    Giuseppe Cafasso

    Nasce a Castelnuovo d’Asti nel 1811, è di salute malferma, ma è sacerdote già a 22 anni; viene accolto dal teologo Luigi Guala nel convitto ecclesiastico da lui aperto a Torino per fare catechesi ai giovani muratori e ai carcerati e insegnare teologia morale. In 24 anni forma generazioni di preti, dedicandosi anche alla pastorale verso i bisognosi: condivide le ore estreme coi condannati a morte e opera tra i carcerati, includendo nel suo servizio anche l’aiuto alle famiglie e il soccorso ai dimessi. Amico di don Bosco (che lo definirà «modello di vita sacerdotale»), lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione. E’ patrono dei carcerati e dei condannati a morte

     

    La Parola di Dio del giorno (Mt 7,15-20)

    Gesù disse ai discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demoni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita)

    Cattivo non è cattivo, ma provocatore, supponente e sconsiderato sì: in mensa salta la fila, risponde in modo arrogante, vuol sempre aver ragione, anche quando ha torto e, credendosi protetto, provoca non solo gli africani come lui, che lo ignorano, ma anche i magrebini che lo sopportano a fatica. Un bergamasco a cui esperienza e saggezza non fanno difetto, di tanto in tanto lo ammonisce: “Prima o dopo arriverà anche per te chel del formai!”. “Chi è quello del formaggio?” chiede il nostro all’ educatore. “E’ difficile da spiegare –gli risponde- ma quando arriverà te ne accorgerai da solo”. Pochi giorni fa rientra in Patronato col labbro tumefatto e un occhio pesto che inutilmente cerca di nascondere dietro lenti scure. “Cos’è successo?” gli fa l’educatore. E lui sospirando:”. E’ arrivato quello del formaggio!”. “Te l’ho detto io che l’avresti subito riconosciuto” risponde ridendo l’altro. Ora se ne sta quieto, rispetta le file e gira alla larga dai guai: i metodi di quello del formaggio non saranno del tutto ortodossi, ma di sicuro sono efficaci.    

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi si è raccomandato alle nostre preghiere.

     

    Don’t forget! MOSTRA: QUANDO L’ITALIA DISEGNAVA IL MONDO

     Cattura

    Alla scoperta del Mondo Nuovo attraverso rari e preziosi capolavori di cartografi, stampatori e incisori dell’Italia del Rinascimento. Un viaggio per terre appena scoperte ed altre credute esistenti, tra mostri marini, animali misteriosi, spezie preziose e ricchezze da conquistare. I visitatori come esploratori di un secolo -il ‘500- in cui il mondo si ridisegna grazie ad un riconosciuto primato degli Italiani d’allora: la creazione di carte geografiche. 

    Dal 16 Aprile 2016 al 10 Luglio 2016

    Bergamo ALTA: Palazzo del Podestà

    gingol

     

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