venerdì 24 giugno ’16

    XII Settimana tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Noi ti lodiamo o Signore, per le meraviglie operate in S. Giovanni Battista, che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore. Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore; nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici e, solo fra i profeti, indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto. Egli battezzò nelle acque del Giordano il tuo Figlio, autore del Battesimo, e rese a lui la testimonianza suprema con l’effusione del sangue.

     

     Cattura

    Natività di S. Giovanni Battista

    Giovanni Battista è l’unico santo, oltre a Maria, di cui si celebra anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché additò l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La vocazione profetica è circondata di eventi straordinari che preparano la nascita di Gesù di cui Giovanni è Precursore. La data della festa, 3 mesi dopo l’annunciazione e 6 prima di Natale, risponde alle indicazioni del Vangelo di Luca.  E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a indicargli le vie…

     

    Parola di Dio del giorno (Lc 1,57 ss)

    “Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.  Ma la madre intervenne: “No, si chiamerà Giovanni”. Le dissero: “Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.  Egli chiese una tavoletta, e scrisse: “Giovanni è il suo nome”

     

    Riflessione del Giorno (Commento al Vangelo)

    Giovanni è figlio di Zaccaria, il muto, e di Elisabetta, la sterile: la sua nascita annuncia l’arrivo dei tempi messianici nei quali la sterilità diventerà fecondità, e il mutismo diventerà esuberanza profetica. Il vangelo gli dà il soprannome di «Battista», perché egli annuncia un nuovo rito di abluzione (Mt 3,13-17) nel quale il battezzato non si immerge da solo nell’acqua, come nei battesimi ebraici, ma riceve l’acqua lustrale dalle mani di un ministro. Giovanni intendeva così mostrare che l’uomo non si può purificare da solo, ma che ogni santità viene da Dio. Giovanni Battista è pure ricordato come uomo di grande mortificazione. Ma la tradizione ricorda soprattutto il suo carattere profetico. Egli è il più grande dei profeti di Israele, perché ha potuto additare l’oggetto stesso delle sue profezie (Mt 11,7-15; Gv 1,19-28). Ma il profeta non è solo l’annunciatore dei futuro messianico; è essenzialmente portatore della parola di Dio e il testimone della presenza di questa Parola creatrice nel mondo nuovo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la testimonianza di Giovanni Battista ispiri l’agire e il pensare dei cristiani

     

     Cattura

    Don’t forget!

    I mandei (dal termine manda, “gnosi”) detti anche Cristiani di S. Giovanni, appartengono all’unica comunità religiosa di origine gnostica esistente. Le tracce della loro esistenza si trovano in documenti risalenti al III sec. Oggi si stima che i mandei siano circa 150.000. Vivono principalmente nel sud-Iraq e nel Khūzestān iraniano. Circa 50.000 di loro, invece, vivono in Europa occidentale, Australia, Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda, mentre alcune migliaia vivono come profughi in Siria ed in Giordania. La loro lingua è un dialetto aramaico, simile all’aramaico-ebraico del Talmud.

    gingol

     

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