6a Settimana di Pasqua
nell’immagine un dipinto di Henri Rousseau
Proverbio del giorno (Proverbio arabo)
Chi non sa comprendere uno sguardo, non potrà capire lunghe spiegazioni.
Iniziamo la Giornata Pregando (Charles de Foucauld)
Venga il tuo Regno su tutta la terra, venga in ogni anima… Tutti gli uomini siano solleciti al tuo servizio, la tua grazia regni padrona assoluta in ogni anima; che tu solo agisca in ogni anima e tutti gli uomini non vivano che per mezzo di te e per te, perduti in te…Senza dubbio è la più grande felicità di tutti gli uomini che sia così: è ciò che c’è di più desiderabile per il prossimo e per me.
Sisinio, Martirio, Alessandro
I tre martiri arrivati dalla Cappadocia, furono martirizzati in Trentino. Vissuti nel IV secolo, fanno parte della schiera di evangelizzatori giunti dalle comunità cristiane del Mediterraneo per diffondere il Vangelo nella penisola. Inviati dal vescovo di Milano Ambrogio a quello di Trento, furono arsi vivi davanti all’altare di Saturno.
Vangelo del giorno Giovanni 16,12-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà».
Riflessione Per Il Giorno (Mattutino di Card. Ravasi)
“Se non riesci più a credere nel Dio in cui hai creduto da sempre, forse ciò proviene da qualcosa di distorto presente nella tua fede. Devi sforzarti, allora, di capire che cosa chiami Dio. Se uno smette di credere nel suo Dio di legno, questo non significa che non vi sia alcun Dio, ma solo che il vero Dio non è di legno”. C’è una scenetta ironica nel libro del profeta Isaia: un falegname è alle prese coi suoi strumenti per modellare da un tronco una statua divina: alla fine è soddisfatto per l’opera delle sue mani, ma è anche stanco e affamato. Prende il legname avanzato, lo mette sul focolare, si cuoce un arrosto e poi si accomoda beato a godersi il tepore. Ben pasciuto e riposato, si ricorda della statua sacra che ha plasmato. Eccolo, allora, prostrato a invocare: «Salvami, perché tu sei il mio dio!» (Isaia 44, 13-17). È questo l’idolo, il «Dio di legno» a cui allude il grande scrittore russo Tolstoj nel brano che oggi abbiamo proposto. Facile è fare del sarcasmo sull’idolatria, sulla superstizione, sulla magia che anche ai nostri giorni avvincono folle di persone, per non parlare poi di certi idoli mentali, idee banali e vane che però sono piantate come chiodi in molti cervelli. Eppure, talora accade anche a chi è seriamente religioso di entrare in crisi nei confronti del proprio Dio. Certo, come accadde ad Abramo e a Giobbe, può essere Dio stesso che si cela o provoca e prova la nostra fedeltà per vagliarla. Ma spesso è solo perché anche noi, piano piano, siamo scivolati verso un Dio di legno, sostituendolo al Dio vivente. Demoliamo quella statua e cerchiamo il vero volto divino.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i migranti di tutti il mondo, soprattutto per chi fugge dalla fame e dalla guerra
Don’t forget!
i Principali Santuari Mariani di ogni Regione d’Italia
VALLE D’AOSTA: Notre Dame de la Guérison. PIEMONTE: Nostra Signora Di Oropa. LOMBARDIA: Santa Maria del Fonte a Caravaggio. LIGURIA: Nostra Signora della Guardia. VENETO: Madonna di Monte Berico. TRENTINO-ALTO ADIGE: Madonna di Pietralba/ Weißenstein. FRIULI-VENEZIA GIULIA: S. Maria Assunta – Basilica di Aquileia. EMILIA-ROMAGNA: Madonna di S. Luca. MARCHE: Santa Casa di Loreto. TOSCANA: S. Maria di Monte Oliveto. UMBRIA: Basilica S. Maria degli Angeli Assisi. LAZIO: S. Maria del Divino Amore. ABRUZZO: S. Maria di Collemaggio. MOLISE: Madonna di Bisaccia. CAMPANIA: Santuario di Pompei. PUGLIA: S. Maria del Pozzo. BASILICATA: Madonna Sacro Monte di Viggiano. CALABRIA: S. Maria Madre della Consolazione. SICILIA: Maria Santissima del Tindari. SARDEGNA: Nostra Signora di Bonaria.
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