Il ragazzo (12-13 anni) entra baldanzoso nel bar dell’oratorio seguito dalla mamma che arranca per il peso di uno di quei borsoni sportivi così enormi da far pensare che contengano non solo il necessario per il gioco, ma anche parte del campo sportivo. Il ragazzo afferra la borsa senza un grazie (trattar bene sua madre lo sminuirebbe davanti agli amici), l’appoggia pesantemente sul tavolo e dopo aver frugato all’interno, tira fuori la tuta per la partita: “Non capisci niente –si rivolge quasi gridando alla povera donna- ti avevo detto di lavare la tuta della squadra, non questa: che figura ci faccio adesso io col mister e gli altri giocatori?” e rimarca la sua indignazione con una bestemmia. La reazione della donna è sorprendente: vergognandosi per la figuraccia a cui la sottopone il figlio, riesce soltanto a balbettare: “Ho fatto confusione…ma scusami e cerca di stare calmo: dirò all’allenatore che è colpa mia”. Quando avevo l’età del ragazzino, se mi fossi permesso di trattare così mia madre, il minimo che mi poteva capitare è che chiudesse me nel borsone…Sono passati tanti anni e cambiate tante cose da allora, ma sono fatti come questi a dirci che “mala tempora currunt” (si avvicinano tempi bui)!
– don Davide –
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