Niente è facile al giorno d’oggi: non è facile per i genitori farsi ascoltare dai figli, non è facile per i giovani confrontarsi con gli adulti e non è facile convincere gli uni e gli altri che “ricette” capaci di risolvere facilmente certi problemi non esistono. Per questo a volte a certi genitori pretenziosi o ansiosi o scoraggiati nei confronti dei figli racconto un aneddoto attribuito al Mahatma Gandhi. Una signora portò il figlio da Gandhi e gli disse: “Maestro, mio figlio mangia troppo zucchero! Io e mio marito abbiamo provato di tutto, ma non ci ascolta. A lei darà ascolto!” Gandhi guardò i due e rispose: “Tornate tra 2 settimane”. Dopo due settimane, i genitori tornarono da Gandhi che fissò il bimbo e gli disse: “Basta zucchero! Hai capito?”. La mamma sbigottita chiese al Mahatma: “Perché abbiamo dovuto attendere tanto a lungo? Poteva dirgli la stessa cosa 2 settimane fa!”. “No” rispose Gandhi “poiché 2 settimane fa anche io mangiavo lo zucchero”. Non è detto che si riesca a cambiare l’altro, nemmeno applicando la correzione fraterna di cui parla il Vangelo. Ma una cosa la possono fare tutti: cambiare condotta cominciando da se stessi.
– don Davide –
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