giovedì 26 novembre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di Andersen Brendekilde

     

     

    XXXIVa Tempo Ordinario

     

    Aforisma del giorno

    Vivere con Gesù è vivere con i poveri. Vivere con i poveri è vivere con Gesù 

    (Jean Vanier)

     

    Preghiera del giorno

    Dio che hai posto il tuo Figlio come unico re e pastore di tutti, per costruire nelle vicende della storia il tuo regno d’amore, alimenta in noi la certezza di fede, che un giorno, annientato anche l’ultimo nemico, la morte, egli ti consegnerà l’opera della redenzione, perché tu sia tutto in tutti.

    Amen

     

    GIACOMO ALBERIONE

    nacque nel 1884 in provincia di Cuneo, da povera e laboriosa famiglia contadina. Nel 1900 entrò in Seminario ad Alba. Nella notte che segnava il passaggio al nuovo secolo, mentre pregava gli venne dall’Ostia, l’invito di Gesù: “Venite ad me omnes…” (Mt 11, 28) che lo incitò a fare qualcosa per gli uomini e le donne del suo secolo. Nel 1914 iniziò la “Pia Società S. Paolo”, il 1° dei 10 rami della Famiglia Paolina. La morte lo colse a Roma nel 1971.

     

     

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    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Luca 21,20-28

    Gesù disse ai discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia. Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con gloria grande. Quando inizieranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

     

    La Riflessione del giorno (Fabrice Hadjadj)

    Fabrice Hadjadj

    Fabrice Hadjadj

    Quando parliamo di felicità, l’idea che ne abbiamo si associa a due tipi di immagini che corrispondono a due modi opposti di rapportarsi al tempo. Il primo tipo, è quello della vita intensa. Il secondo, è quello della vita serena. Là, è lo strappo; qui, la maturazione. Là, l’istante; qui, la durata. Gli uni lo provano come un’effrazione. Gli altri lo percepiscono come una salita lenta ma irresistibile. Così è anche per la verità: è visione o cammino, velo che si solleva o dialogo che si protrae? Per il lavoro: è rapido successo o lavoro attento? Per la conversione: è Paolo o Pietro, brusca caduta da cavallo o seguire per anni sempre inciampando? La nostra epoca sta dalla parte della folgorazione e confonde facilmente il veloce e il vivace, forse a causa dell’accelerazione tecnologica, della banda larga e della connessione istantanea che fa spuntare tutto il virtuale sullo schermo che un attimo prima era grigio. E’ il treno ad alta velocità, ma che impedisce la contemplazione del paesaggio. Ecco perché facciamo tanta fatica ad afferrare il pensiero degli Antichi che cantavano la pace. Ad occhi moderni, la pace sembra un sonno. Quando S. Agostino la definisce come la «tranquillità dell’ordine», pensiamo quasi alla morte, non alla felicità. Il problema è che la ricerca dell’intenso rovina la sensibilità. Le sensazioni non sono mai abbastanza forti. Ecco perché il gusto dell’intensità rovescia facilmente la sua logica per giocare meglio sui contrasti. Si resta giorni chiusi nell’oscurità per aprire di colpo le finestre e vedere un giorno normale come una luce formidabile. Si digiuna tre giorni e niente da più piacere di un pezzo di pane duro. La fede sarebbe solo un colpo di bacchetta magica se tutto si decidesse con una caduta da cavallo. L’amore sarebbe solamente illusione e disillusione se si riducesse al piacere sessuale. I romantici volubili non mancheranno di considerare questo passaggio come un imborghesimento perché non riescono a entrare nella profonda poesia del quotidiano.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti coloro che si dedicano con amore e dedizione alla cura di malati e infermi

     

    Don’t Forget!

    Dopo un periodo iniziale di clemenza, l’imperatore Valeriano riprese le persecuzioni in un momento difficile per il suo impero, come testimoniano Cipriano ed Eusebio. Iniziò nel 257 con un primo editto che imponeva a vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli Dei, pena l’esilio, e proibiva inoltre ai cristiani le assemblee di culto sequestrando chiese e cimiteri.

     

    Le persecuzioni e i martiri cristiani

    (6°)

    Impero romano secolo III

    Martiri del III sec: P. Sisto II di Roma S. Cipriano di Cartagine

    Un secondo editto del 258 sancì la pena di morte per chi rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per i senatori e i cavalieri. Queste misure erano destinate soprattutto a rimpinguare le casse statali, ma anche a indebolire le comunità cristiane privandole delle guide spirituali e delle risorse finanziarie. La morte del vescovo di Roma Sisto è riportata in una lettera di Cipriano che fu decapitato poche settimane dopo. Nel 260 il figlio e successore Gallieno concesse a tutti di rientrare dall’esilio e restituì alle chiese i loro beni, inaugurando 40 anni di tranquillità per i cristiani. che poterono tornare ad accogliere sempre nuovi fedeli, diffondendosi sempre più anche nell’aristocrazia e nelle campagne. Il suo successore Aureliano impose il culto ufficiale del “Sol invictus” lasciando però ampio spazio di tolleranza ai cristiani: di fatto si riconosceva la loro presenza come un dato di fatto importante anche perché il patrimonio della Chiesa cominciava a essere tutt’altro che trascurabile.

     

     

     

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