venerdì 25 dicembre ’20

     

    nell’immagine la Natività dipinta da Giorgione (Giorgio Gasparini) 

     

     

     

    Natale di N. S. Gesù Cristo

     

    Preghiera di Natale

    Noi ti lodiamo e ringraziamo sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nel mistero del Natale, egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, per assumere in sé tutto il creato e sollevarlo dalla sua caduta. Generato prima dei secoli, cominciò ad esistere nel tempo, per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, e ricondurre a te l’umanità dispersa. Amen

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

    MESSA DELLA NOTTE: Isaia 9,1-6; Salmo 95; Tito 2,11-14; Luca 2,1-14

    MESSA DELL’ AURORA: Isaia 62,11-12; Salmo 96; Tito 3,4-7; Luca 2,15-20

    MESSA DEL GIORNO: Isaia 52,7-10; Salmo 97; Ebrei 1,1-6; Giovanni 1,1-18

    In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. 

     

    Riflessione per il giorno (S. Leone Magno)

    Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti.

    Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita. Deponiamo dunque «l’uomo vecchio con la condotta di prima» (Ef 4, 22) e, poiché siamo partecipi della generazione di Cristo, rinunziamo alle opere della carne. Riconosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare all’abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricordati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i doni natalizi della pace e gioia diventino realtà per tutti gli uomini e i popoli

     

    Don’t forget!

    Il Patronato S. Vincenzo augura ogni bene nel Signore ai lettori del nostro blog:

    l’augurio è che il Natale 2020 con tutte le limitazioni dovute alla pandemia, segni non già l’inizio della terza ondata del covid, ma della ripartenza di una vita “normale”.  Ringrazia il buon Dio e i tanti amici e benefattori per tutto il bene ricevuto. Promette ma chiede anche il dono della preghiera e della carità, affinché il sogno di don Bepo e di tanti poveri ed emarginati continuino a incontrarsi e a far rifiorire la speranza.

     

     

     

     

     

     

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