2.a Settimana di Quaresima
Aforisma del giorno di S. Juan de la Cruz
L’anima che cammina nell’amore non annoia gli altri né stanca sé stessa.
Preghiera del giorno di Sant’Ambrogio
Vieni Signore Gesù, cerca il tuo servo, cerca la tua pecora stanca. Lascia andare le tue novantanove pecore e vieni a cercare la sola pecora che ha errato. Vieni senza cani, vieni senza il servo mercenario.
Già da tempo aspetto la tua venuta. Vieni non con il bastone, ma con spirito di amore. Vieni da me, che sono tormentato dall’attacco di lupi pericolosi. Vieni da me, che sono stato scacciato dal paradiso e le cui piaghe sono penetrate dai veleni del serpente.
Il lupo notturno mi ha allontanato dai tuoi ovili. Cercami, poiché io ti cerco, cercami, trovami, prendimi, portami. Amen.
Santo del giorno
S. Luisa de Marillac
Luisa (Ludovica) nasce nel 1591 a Ferrieres e ha un’infanzia agiata. Nel 1604, morto il padre, viene tolta dal regio collegio e affidata a una «signorina povera» (forse sua madre), che l’avvia al lavoro.
In questo periodo matura il proposito di farsi religiosa. Ma i parenti la danno in sposa nel 1613 al segretario di Maria de’ Medici, Antonio Le Gras. I colloqui con Francesco di Sales, incontrato la prima volta a Parigi nel 1618, aiutano Ludovica a superare le sofferenze.
Poi nel 1624, grazie all’incontro con Vincenzo de’ Paoli, è co-fondatrice dell’Istituto Figlie della Carità. Nel 1625, morto il marito ed entrato in seminario il figlio Michele, accoglie in casa sua le prime giovani che si volevano mettere al servizio dei poveri. Era il primo nucleo della nuova congregazione, dai lei guidata fino alla morte nel 1660.
Parola di Dio del giorno
Gesù si rivolse alla folla e ai discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filatteri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Riflessione del giorno di S. Giovanni della Croce
Canto dell’anima che si rallegra di conoscere Dio per mezzo della fede.
Ben so io la fonte che sgorga e scorre, anche se è notte!
Quell’eterna fonte sta nascosta, ma ben so io dov’essa ha sua dimora, anche se è notte.
La sua origine non so, non ve n’è alcuna, ma so che tutte l’origini in sé aduna, anche se è notte.
So ch’esservi non può cosa più bella, che cieli e terra bevono d’ella, anche se è notte.
Ben so che fondo in essa non si trova e che nessuno mai potrà guadarla, anche se è notte.
La sua chiarezza mai non s’offusca, so che ogni luce da essa è venuta, anche se è notte.
So che tanto copiose son le sue correnti, che cielo e terra irrigano e le genti, anche se è notte.
La corrente che nasce da tal fonte ben so quanto è grande e onnipotente, anche se è notte.
La corrente che da queste due procede, so che nessuna d’esse la precede, anche se è notte.
Codesta eterna fonte sta nascosta in questo vivo pan, per darci vita, anche se è notte.
Qui se ne sta, chiamando le creature, che dell’acqua si saziano, anche se è buio, perché è notte.
Questa viva fonte, cui anelo, in questo pan di vita io la vedo, anche se è notte.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per i capi delle nazioni, perché promuovano la giustizia, la pace e il bene comune.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
DAVID WILKIE: PENSIONATI DEL CHELSEA LEGGONO IL MESSAGGIO DI WATERLOO
1818 / 22 – Olio su tela – 97 x 158 cm – Proprietà del Duca di Wellington – Londra
“The Chelsea Pensioners reading the Waterloo Dispatch” è un dipinto del pittore scozzese DAVID WILKIE (1785-1841), commissionato da Arthur Wellesley, primo duca di Wellington nel 1816. Wilkie è considerato un grande esponente della pittura di genere del XIX secolo, fu primo pittore di corte durante il regno di Giorgio IV e della regina Vittoria.
Il quadro che presentiamo fu esposto alla mostra della Royal Academy nel 1822, dove ottenne un successo così grande che per la prima volta nella storia si dovette installare una ringhiera per proteggerlo dalla folla. Il dipinto è stato trattenuto dal duca di Wellington e dai suoi discendenti ed è esposto ad Apsley House.
Il quadro mostra vecchi soldati in pensione riuniti attorno a un tavolo di legno fuori da un pub nel quartiere di Chelsea a Londra (il Royal Hospital Chelsea è visibile sullo sfondo a sinistra) mentre sulla Gazzetta leggono la notizia della sconfitta di Napoleone a Waterloo.
Il dipinto include i ritratti di personaggi definiti con precisione dal pittore nei disegni preparatori (da sinistra a destra): l’artigliere seduto che ha deposto lo zaino; l’inserviente a cavallo del 7° Dragoni Leggeri che ha portato la Gazette; alcuni soldati; un pensionato che prese parte alla battaglia del Quebec nel 1759 e che in piedi legge la Gazzetta.
La moglie di un soldato, incinta e pallida, in attesa di notizie sulla sorte del marito. Un veterano seduto che mangia un’ostrica. Un bandista nero che assistette all’esecuzione di Luigi XVI nel 1793. Un vecchio soldato che combatté sotto Wellington, un veterano con una gamba di legno e molti altri.
È insolito che l’evento fondamentale della vittoria inglese che segna il tramonto definitivo di Napoleone sia raccontato dal pittore scozzese attraverso le reazioni della gente comune e di soldati in pensione seduti all’esterno di un pub…
È assente nel quadro sia la retorica dei quadri d’azione sia l’esaltazione eroica dei protagonisti: potremmo dire che l’artista fa raccontare la grande storia dal pubblico comune quello stesso che decreterà al quadro un meritato successo.
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