Sabato 1° marzo 2025

     

    VII Settimana Tempo Ordinario

     

    Avvenne il 1° marzo

    375 a.C. – Fondato il tempio di Giunone sull’Esquilino, a Roma, dove si celebravano i Matronalia.

    1444 – Giorgio Scanderbeg è proclamato comandante della resistenza albanese all’Impero ottomano

    1524/1525 – Giovanni da Verrazano sbarca nei pressi di Cape Fear (North Carolina)

    1961 –Costituita la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare Italiana, le Frecce Tricolori.

    1966 – La sonda spaziale sovietica Venera 3, schiantandosi su Venere, diventa il primo veicolo a raggiungere la superficie di un altro pianeta.

    2002 – Europa: le monete nazionali perdono di validità e l’Euro diventa l’unica valuta scambiabile

     

    Aforisma dal libro del Siracide

    Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito.

     

    Preghiera

    Il tuo aiuto, o Dio Padre onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché imitando il tuo Figlio Gesù Cristo possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Vescovo di Angers tra il 529 e il 550, è ricordato per il suo impegno riformatore dentro la Chiesa, ma anche per i numerosi richiami e le critiche ai costumi moralmente discutibili dei membri della nobiltà, soprattutto nell’ambito matrimoniale.

    Era nato verso il 469 a Vannes e aveva scelto la vita da monaco; nel 504 diventò abate facendosi notare per la testimonianza di vita cristiana. Fu il popolo stesso, vincendo le sue resistenze, che lo volle come vescovo di Angers. Partecipò ai Concili di Orléans che tra il 538 e il 549 regolarono diversi aspetti fondamentali della Chiesa dei Franchi. È ricordato come difensore dei poveri e dei prigionieri.

    Inoltre richiamò i signori merovingi al rispetto del vincolo matrimoniale. Morì il 1 marzo 550. Da Gregorio di Tours sappiamo che già ai suoi tempi il culto di s. Albino era oltremodo diffuso; in seguito si estese in Germania, in Inghilterra e in Polonia, facendo di Albino uno dei santi più popolari del Medio Evo.

     

    Parola di Dio del giorno Marco 10,1-12

    In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.

    Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio.

    In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

     

    Riflessione Dal Mattutino di Mons. Ravasi

    La maggior parte delle persone non è in grado di parlare di nulla se non parla di sé o comunque della cerchia di cui è il centro. C’è un termine in voga nel linguaggio colto: è “autoreferenzialità”.

    Con esso si denuncia quel rinchiudersi a riccio degli specialisti nella torre d’avorio del loro linguaggio incomprensibile al volgo, nel mondo aristocratico delle competenze, nello splendido isolamento del proprio campo o classe. È un vizio che intacca la scienza, la filosofia, l’arte, la stessa teologia.

    C’è, però, un’altra “autoreferenzialità” praticata allegramente ed è quella bollata dallo scrittore inglese dell’800 Anthony Trollope, nel suo romanzo La canonica di Framley (1861) con la frase che oggi proponiamo. Nel 1965 un regista “storico” come Alessandro Blasetti propose un film significativo già nel titolo, Io, io, io e gli altri, interpretato dai maggiori attori di quegli anni.

    Il titolo era già un programma: troppi, infatti, mettono al centro del loro dire, fare, calcolare solo se stessi, quell’Io coccolato, massaggiato, incensato, lasciando ai margini “gli altri” che si concepiscono solo in funzione di sé stessi. Non è solo egoismo o egocentrismo, è alla fine anche povertà di parole, di idee, di interessi.

    Senza arrivare a Carlo Emilio Gadda che nella Cognizione del dolore esclamava: «L’io, io!… Il più lurido di tutti i pronomi!», proviamo tuttavia ad abbattere il muro dell’individualismo, ad ascoltare e a guardare la varietà dell’umanità che ci circonda. Sarà una ventata d’aria, forse anche turbinosa e rumorosa, ma capace di spazzar via l’atmosfera asfittica del nostro isolamento saccente e orgoglioso o, più semplicemente, monocorde e noioso.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per la salute di Papa Francesco e di tutte le persone che soffrono, affinché il Signore lo sostenga e aiuti per il bene di tutta la chiesa.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    LUNEDÌ 24 FEBBRAIO KIEV, UCRAINA

    Bandiere, foto e fiori al memoriale per la guerra allestito a Kiev in piazza dell’Indipendenza, in occasione del terzo anniversario dall’inizio dell’invasione russa. Lunedì hanno fatto visita al memoriale sia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky assieme alla moglie Olena, sia alcuni leader dei paesi europei e rappresentanti dell’Unione Europea, oltre al primo ministro canadese Justin Trudeau.

    RITZAU SCANPIX / BO AMSTRUP / VIA REUTERS

     

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