domenica 23 agosto ’20

    XXa Settimana del tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno:

    «Se vuoi che ti sia resa giustizia, sii giusto (Iran)»

     

    Iniziamo la Giornata pregando (Preghiera colletta)

    O Padre, fonte di sapienza, che nell’umile testimonianza dell’apostolo Pietro hai posto il fondamento della nostra fede, dona a tutti gli uomini la luce del tuo Spirito, perché riconoscendo in Gesù di Nazareth il Figlio del Dio vivente, diventino pietre vive per l’edificazione della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio…Amen+

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

    LETTURE: Isaia 22,19-23; Salmo 137; 

    Romani 11,33-36; Matteo 16,13-20

     

    Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo

     

     

     

     

    Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)

    Quando Gesù chiese: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?” le risposte rispecchiavano le diverse teorie e speculazioni riguardo Gesù diffuse nella loro cultura. Se la stessa domanda fosse posta da Gesù oggi, le risposte sembrerebbero forse più colte, ma sarebbero molto simili. Invece di evocare Elia, Giovanni Battista o Geremia, si evocherebbero forse le speculazioni dell’ultimo convegno sulla cristologia, oppure ancora i risultati di un recente sondaggio. Possiamo immaginare che Gesù ascolterebbe sorridendo. Poi però arriverebbe la vera domanda: “Voi chi dite che io sia?”. Non possiamo più rifugiarci dietro aelle opinioni di altri, Gesù vuole la nostra risposta personale. Dobbiamo prendere posizione personalmente nei suoi confronti. È quello che succede con l’atto di fede. Gesù lancia una sfida a ogni uomo e a ogni donna direttamente e personalmente: “Tu, chi dici che io sia?”. La nostra risposta sia quella di Pietro: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. La nostra risposta sia quella della Chiesa fondata da Cristo su Pietro, affinché il “credo” diventasse un “crediamo”: Crediamo in Dio, Padre onnipotente, in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo, incarnato nel seno della Vergine Maria.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la nostra fede sia più coraggiosa nel confessare Gesù come unico Signore. 

     

    …don’t Forget!

    S. Rosa de Lima. Nacque a Lima nel 1586, decima di tredici figli, figlia di nobile famiglia di origine spagnola. Quando questa subì un tracollo finanziario, Rosa si rimboccò le maniche e aiutò in casa. Aspirava di consacrarsi a Dio, ma rimase nel mondo e vestì l’abito del Terz’ordine domenicano, a 20 anni. Allestì nella casa materna un ricovero per bisognosi, dove prestava assistenza a bimbi e anziani abbandonati. Dal 1609 si richiuse in una cella di 2 metri2 dalla quale usciva solo per le funzioni. Morì, straziata dalle privazioni, il 24-8-1617. E’ la prima santa del continente Americano.

     

    Il ricordo e il grazie…

     

    67) Madre Casta Perazzolo

     

    SUORE delle POVERELLE

     

    Morta il 27 marzo 2020

     

     

    MADRE CASTA PERAZZOLO, già superiora generale della Congregazione delle suore delle Poverelle per due mandati consecutivi, dal 1995 al 2007, aveva un sorriso che dava coraggio. Era nata il 29 dicembre 1943 a Camisano Vicentino e battezzata col nome di Anna Maria. Un suo fratello era missionario saveriano. Entrata nella Congregazione delle Poverelle, aveva emesso la professione religiosa nel 1964, completando la formazione spirituale e professionale e svolgendo poi l’attività di insegnante ed educatrice nella comunità residenziale per minori a Lentini (Siracusa). Quindi per vari anni è stata impegnata nel Centro-Sud d’Italia: superiora della comunità di S. Maria a Catanzaro, poi consigliera e superiora della Provincia religiosa di Roma.  Nel Capitolo generale 1995 fu eletta madre generale e riconfermata per un altri sei anni. Durante i due mandati, madre Perazzolo aveva dovuto proseguire il ridimensionamento delle opere dell’istituto, ma riuscì a potenziare l’azione missionaria in Kenya e avviato la presenza delle Poverelle in Perù.  Nel 2007, concluso il secondo mandato di madre generale, era stata inviata come superiora nella casa di spiritualità a Roma – La Storta e nel 2013 era tornata nella casa madre di via S. Bernardino sempre come superiora. Dallo scorso autunno, in seguito a una malattia polmonare, era andata a risiedere nella casa di riposo Palazzolo a Torre Boldone. Aveva abituato le consorelle a vederla muoversi e operare attivamente con disponibilità verso tutti, in modo semplice e sereno. Le era congeniale porre attenzione a chiunque incontrasse, rivolgendo parole cordiali e incoraggianti o adoperandosi per rispondere a eventuali richieste o bisogni anche inespressi.  Nel dolore per la sua scomparsa, nelle sorelle che l’han conosciuta rimane una preghiera: «Grazie, Signore, perché ce l’hai donata». 

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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