“Ma guarda te! Va in giro col portafoglio che sporge dalla tasca di dietro dei pantaloni e si lamenta che gliel’hanno rubato” scuote il capo commentando l’ennesimo furto a danno di un africano ospite del Patronato. “Eppure gliel’ho detto mille volte che il borsellino va messo nella tasca davanti per impedire i furti…Ma niente, non c’è modo di farglielo entrare in testa. E se non è il portafoglio, è il telefonino…alla fine sembra che ci prendano gusto a farsi derubare”. Il rimprovero è netto e senza sconti, ma è difficile dargli torto: lui è un pensionato italiano, pure ospite della casa e nelle sue parole si coglie il rincrescimento nei confronti di gente che a volte assieme ai pochi soldi o al cellulare, viene derubata anche dei documenti…e allora sì che sono dolori! Qualche giorno fa lo stesso pensionato gira alla larga da tutti: “Che cosa gli è capitato?” chiede uno “Non vuol parlare con nessuno e ha un diavolo per capello”. “Ti è successo qualcosa?” azzarda un altro. E lui: “Ho perso il portafoglio e sono nervoso perché dovrò rifare i documenti”. Evita di fornire dettagli, ma qualche ora dopo si verrà a sapere che sull’autobus qualcuno il portafoglio gliel’ha sfilato dalla tasca di dietro dei pantaloni… Questo succede a chi fa la predica agli altri e si dimentica di applicarla a sé stesso.
– don Davide –
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.