giovedì 18 giugno ’15

    XI Settimana del tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata pregando

    O Signore Gesù, insegnaci a portare la nostra croce ogni giorno e a seguirti, con volontà generosa di riparare i nostri peccati e quelli dell’umanità. Tu che ci hai salvato, rendici salvatori dei nostri fratelli: come tu hai dato la vita per noi, così fa’ che doniamo la vita per gli altri. Rendici gioiosi testimoni della tua risurrezione, e mantieni viva in noi la speranza della gioia che hai promesso ai tuoi fedeli, o Cristo Gesù, Nostro Signore. Amen

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mt 6,7-15)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.  Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,  e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.  Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;  ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»

    Riflessione Per Il Giorno (Fabrice Hadjadj)

    Prima della conversione, devo confessarlo, odiavo questa parola. Quando qualcuno diceva «Dio», mi sembrava che mettesse fine a qualsiasi discussione. Avevo l’impressione che avesse introdotto con imbroglio un altro jolly nel mazzo di carte. Cos’è accaduto poi? La parola “Dio” non è più suonata più ai miei orecchi come un “tappabuchi”, ma piuttosto come un “apri-abisso”. È probabile che alcuni (credenti o meno) la usino come “tappabuchi”: non la capiscono affatto, allora. Non ne sentono, per così dire, la musica. Perché dire «Dio» non significa affermare il desiderio di una soluzione finale, ma il riconoscimento di un’assenza irrecuperabile. Non sorge tanto come risposta, quanto invece come chiamata. Dà nome all’evidenza di ciò che mi sfugge, all’esigenza di ciò che mi supera.

    Il Santo del Giorno – S. GREGORIO BARBARIGO

    Nel 1656 è incaricato di coordinare i soccorsi agli appestati dell’Urbe: il Papa ha fiducia in questo prete veneziano di soli 31 anni, conosciuto in Germania. Nel 1667 lo nomina vescovo di Bergamo, poi lo crea cardinale. Gregorio agisce secondo lo stile di S. Carlo Borromeo. A Padova dà slancio al seminario, puntando sul sapere teologico, biblico e delle lingue orientali. Si fa riformatore dei costumi del clero. «Mangia con la servitù, non lascia d’insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza ai moribondi».                                                                                                                                                                 

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il nostro Seminario Diocesano di Bergamo

    Don’t Forget! le foto più belle di ly hoang long

    Cattura  
    Nato a Dalat nel 1965, LY HOANG LONG ha iniziato a scattare foto nel 1994. Crede nella comunicazione e nel legame con i soggetti: con questi occhi gira il Vietnam, per ritrarre spettacolari paesaggi ed emozionanti scene di vita quotidiana, con un tocco che ricorda Mc Curry. Il Vietnam conosce il benessere e dimentica le tradizioni, ma resta un paese col sorriso. Nei meravigliosi paesaggi e ritratti di Ly Hoang Long dominano linee e colori. Gli ultimi scatti del rullino a suo dire sono i migliori, perché bisogna prendere il ritmo…

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com