giovedì 26 ottobre ’17

    XXIX settimana del tempo ordinario

     

    nella fotografia un quadro di August Macke

     

    Proverbio del giorno.

    «Non vi è albero che il vento non raggiunga (India)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di pentimento)

    Gesù, che hai detto “quello che fate agli altri lo fate a me”, aiutami a capire che se pure ricevessi gravi offese dal prossimo, non potrei paragonarle a quelle recate a te dai miei peccati che ti hanno condotto alla morte in croce. Tutto quello che si fa al prossimo va contro di te. Perdonami, Gesù. O bontà infinita del mio Dio, mi duole di tutti i peccati; vorrei non averli mai commessi. Amen”.

     

    Folco Scotti

    I suoi resti sono custoditi nella cattedrale di Pavia, città della quale fu vescovo nel XIII secolo. Folco nasce verso il 1165 a Piacenza dalla famiglia Scotti, originaria dell’Irlanda, che viene identificata secondo la denominazione dell’epoca come patria degli «Scoti», scozzesi. A 20 anni entra tra i canonici regolari di S. Eufemia. Mandato a Parigi a studiare teologia, al suo rientro viene consacrato vescovo di Piacenza. Sei anni dopo, vacante la sede pavese, viene designato vescovo anche di questa città: Folco fu il paciere delle due città, allora divise da un’aspra rivalità. Muore nel 1229.

     

    La Parola di Dio del giorno

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. 
    D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».  Luca 12,49-53

     

    Riflessione Per Il Giorno (Federico Robbe)

    Se c’è un tema che va di traverso alla società di oggi, e con cui fa una fatica tremenda a fare i conti, è la vecchiaia. Guai a non essere rapidi, efficienti e produttivi, sentiamo dire da ogni parte. Ma allora qual è il posto degli anziani? Benedetto XVI diceva che: “La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica da come gli anziani vengono trattati”. Ad esempio nelle case di ricovero molti pazienti, specialmente quelli più in là con gli anni, sono in cerca di una parola di conforto e di un’attenzione che evidentemente non ricevono. Ne ho viste decine e decine, di persone così. Anziani che soffrivano per i mille acciacchi e ancor più per i rapporti familiari sfilacciati. Genitori abbandonati dai figli perché considerati solo d’impiccio, troppo fragili per rendersi utili e troppo impegnativi da scarrozzare qua e là per visite ed esami. Quando avvertivo questo disagio, cercavo di entrare in rapporto con loro, sempre in punta di piedi. E sempre ricevendo molto più di quanto riuscissi a dare. Stando a contatto con loro dalla mattina alla sera, mi colpiva vedere la luce negli occhi di quelli che ricevevano visite. Tutt’altra cosa rispetto a chi era abbandonato e letteralmente parcheggiato nella struttura. Ci sono però anche grazie a Dio, tanti testimoni di speranza, come la nonna di una mia amica, che, andando in vacanza, si preoccupava di recuperare l’indirizzo della casa di riposo più vicina. Al suo arrivo le chiedevano: “Lei per chi è qui?”, alludendo alla persona ricoverata. “Per tutti”, rispondeva. “Sono qui per tutti”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli anziani soli o abbandonati, soprattutto per quelli dei ricoveri.

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    L’ultimo censimento preparato dal Ministero dell’Interno parla di 5.858 strutture socioassistenziali – pubbliche e private – per anziani nel nostro pese (31-12-2008), di cui 3.409 strutture che “accettano anziani non autosufficienti”. I posti letto ammontano a circa 287.532, di cui 100.282 garantiti dalla gestione pubblica e 171.445 gestiti privatamente. Una ricognizione privata ha individuato, attraverso le Pagine Gialle, 6.389 strutture (al 28-02-2011), alle quali occorre aggiungerne ulteriori 326 degli elenchi della Camera di Commercio e da altre fonti collegate ad associazioni del Terzo settore. Per un totale di 6.715 strutture residenziali. Nel 2010 circa 23 anziani (oltre i 65 anni) ogni mille vivevano in un presidio socioassistenziale (erano poco più di 20 nel 2006). Considerando anche le residenze socio-sanitarie e gli altri presidi abbiamo 32 anziani in presidi ogni mille nel 2010.

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com