IV Settimana Tempo Ordinario

     

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    L’EDUCATORE

    Chi educa sa che lo fa per il futuro. Come il contadino: semina oggi, non vede più il seme che sparisce sotterra, ma sa che germoglierà, se avrà la pazienza di attendere, di prendersi cura… E semina con generosità, senza temere di perdere il seme che affida alla terra, perché ha fiducia nella sua forza e nella fecondità del terreno. E dopo aver seminato, sa pazientare, accompagnare l’attesa del germoglio con passione, amore, fiducia e con la forza di non lasciarsi intimorire dal tempo che passa…

    AGATA MARTIRE

    Nacque nel III secolo a Catania in una ricca e nobile famiglia di fede cristiana. Verso i 15 anni volle consacrarsi a Dio: interrogata e torturata Agata resistette nella sua professione di fede fino al martirio avvenuto dopo ogni genere di supplizi. Era il 251.

    La Parola di Dio del giorno (Mc 6,7-13)

    “Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche…E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.”.

    Riflessione Per Il Giorno (don Bosco e don Bepo)

    Sul profondo legame che lo lega al Santo di Torino scrive don Bepo:”In Seminario attraverso le letture cattoliche e la biografia di don Bosco, ho sempre più conosciuto e apprezzato le sue opere…Nel febbraio del 1919 reduce dalla campagna di Francia, rimasi 9 mesi a Torino col mio reggimento…Fui attratto a Valdocco dove feci conoscenza col rettore maggiore don Paolo Albera e con altri salesiani. All’ombra dell’Ausiliatrice trascorrevo ore, talvolta giornate intere e a contatto con quell’ambiente potei approfondire le mie convinzioni ed esperienze”. I punti di contatto fra i due sono molteplici a partire dal 1888, anno di morte di don Bosco e di nascita di don Bepo; entrambi partono da un gruppetto di giovani e iniziano con una piccola, modestissima casa per poi allargare la loro opera al mondo. La beatificazione di don Bosco avvenne il 2 giugno 1929: lanno seguente don Bepo gli dedica per primo a Bergamo una chiesa. Ma il più grande legame fra i due è l’amore per i giovani che entrambi hanno saputo educare ai valori cristiani e sociali, puntando sul loro coraggio, la loro fantasia, la loro volontà.

    Preghiera del giorno (Preghiera dell’educatore)

    Ti ringraziamo, Signore, di averci dato il privilegio di servire bambini e ragazzi, tuoi prediletti. Donaci di guardarli con la purezza del Tuo sguardo, di amarli con la grandezza del Tuo cuore, di accompagnarli con la premura dei Tuoi gesti. E’ un viaggio faticoso, arido, e tanto lungo. Ma noi sappiamo, Signore, che la fatica riserva la gioia, che l’aridità prepara l’abbondanza della pioggia e il viaggio più lungo comincia con il primo passo. Benedici i bambini e i ragazzi delle nostre città. Ed il loro essere benedetti sarà gioia e benedizione per noi che siamo accanto a loro. Amen.”

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i responsabili e collaboratori del Patronato sappiano mettere a frutto la grande eredità educativa e caritativa di don Bepo

     E…don’t forget :

    05-02-1975: 40° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON BEPO.

    Ore 17,00: sala Papa Giovanni: incontro su don Bepo/don Bosco e relazione sul PSV anno 2014

    Ore 18,00: S. Messa concelebrata dal Vicario Generale Mons. Davide Pelucchi e dagli sacerdoti del PSV e con la colare “Laudate Dominum” di don Pierangelo Gualtieri Ore 19,30: buffet per tutti

     

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