lunedì 2 dicembre ’19

     

     

    Proverbio del Giorno

    Il miglior modo per vendicarsi di un malvagio è non assomigliargli affatto. (Proverbio cinese)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiere di avvento)

    O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo. Amen.

     

    GIOVANNI DI RUYSBROECK

    Nato nel 1293 a Ruysbroeck, nei pressi di Bruxelles, Giovanni è uno dei maggiori mistici fiamminghi. Ordinato nel 1317, fu cappellano della cattedrale di Bruxelles. Nel 1343 si ritirò nel bosco di Groenendael, vicino Waterloo. Molti si unirono e dal romitaggio sorse una comunità di canonici regolari, di cui Giovanni fu priore. Morì nel 1381 ed è beato dal 1903. Le sue opere furono così note, da meritargli i soprannomi “doctor divinus” e di “secondo Dionigi”.

     

    La Parola di Dio del giorno Matteo 8,5-11.

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fa’ questo, ed egli lo fa». All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

     

    Riflessione Per Il Giorno (don Tonino Bello)

    Tutti diciamo che “ci manca il tempo”, perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Ma la Chiesa ha una “buona notizia” da portare: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per il Signore non sappiamo o, talvolta, non vogliamo trovarlo. Ebbene, Dio ha tempo per noi! Questa è la prima cosa che l’inizio di un anno liturgico ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Sì: Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza. Tre poi sono i grandi “cardini” del tempo, che scandiscono la storia della salvezza: all’inizio la creazione, al centro l’incarnazione-redenzione e al termine la “parusia”, la venuta finale che comprende anche il giudizio universale. Il tempo liturgico dell’Avvento celebra la venuta di Dio, nei suoi due momenti: dapprima ci invita a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo; quindi, avvicinandosi il Natale, ci chiama ad accogliere il Verbo fatto uomo per la nostra salvezza. Ma il Signore viene continuamente nella nostra vita. E’ rivolto ai discepoli, ma anche “a tutti”, perché ciascuno, nell’ora che solo Dio conosce, sarà chiamato a rendere conto della propria esistenza. Questo comporta un giusto distacco dai beni terreni, un sincero pentimento dei propri errori, una carità operosa verso il prossimo e soprattutto un umile e fiducioso affidamento alle mani di Dio, nostro Padre tenero e misericordioso. Icona dell’Avvento è la Vergine Maria, la Madre di Gesù. Invochiamola perché aiuti anche noi a diventare un prolungamento di umanità per il Signore che viene.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché siano combattute tutte le forme di riduzione in schiavitù della persona umana 

     

    Don’t forget! Le 100 foto che hanno cambiato il mondo

    4-11 FEBBRAIO 1945: JALTA, UNIONE SOVIETICA

    Il 4 febbraio 1945 fa Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Josif Stalin si incontrarono in Crimea, nel Palazzo di Livadija che era stato la residenza estiva di Nicola II a Yalta, città sul Mar Nero quasi interamente distrutta dalla guerra. Pochi mesi dopo la Germania nazista avrebbe perso la 2.a guerra mondiale: a Yalta i capi politici dei tre principali paesi alleati (Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica) presero nel giro di una settimana alcune importanti decisioni sul proseguimento del conflitto, sul futuro della Germania, della Polonia, e sulla creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Su come sarebbe stato il mondo dopo, insomma.

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di Anita Rée

     

     

     

     

     

     

     

     

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