lunedì 2 novembre ’15

    XXXI Settimana tempo Ordinario

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Io credo: risorgerò; questo mio corpo vedrà il Salvatore! Prima che io nascessi, mio Dio, tu mi conosci: ricordati, Signore, che l’uomo è come l’erba, come il fiore del campo. Padre, che mi hai formato a immagine del tuo volto: conserva in me, Signore, il segno della tua gloria, che risplenda in eterno. Cristo, mio Redentore, risorto nella luce: io spero in te, Signore, hai vinto, mi hai liberato dalle tenebre eterne. Spirito della vita, che abiti nel mio cuore: rimani in me, Signore, rimani oltre la morte, per i secoli eterni. Io credo: risorgerò; questo mio corpo vedrà il Salvatore!

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    COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

    Antichissimo è l’uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché siano liberati dalle loro pene: Tertulliano: «Noi facciamo ogni anno l’anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati». S. Agostino: «Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo?».  Nel X secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi di cantare la sera del I novembre l’Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte le anime del Purgatorio.  Quest’usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre.

    La Parola di Dio del giorno (Gv. 6,37-40)

    Così dice il Signore: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno”

    Riflessione Per Il Giorno

    La morte del cristiano non è un momento al termine del suo cammino terreno, un punto avulso dal resto detta vita. La vita terrena è preparazione a quella celeste, stiamo in essa come bambini nel seno materno: la nostra vita terrena è un periodo di formazione, di lotte, di prime scelte. Con la morte l’uomo si trova di fronte a tutto ciò che costituisce l’oggetto delle sue aspirazioni più profonde: si troverà di fronte a Cristo e sarà la scelta definitiva, costruita con tutte le scelte parziali di questa vita. Cristo ci attende con le braccia aperte: l’uomo che sceglie di porsi contro Cristo, sarà tormentato in eterno dal ricordo di quello stesso amore che ha rifiutato. L’uomo che si decide per Cristo troverà in quell’amore la gioia piena e definitiva.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i nostri familiari, parenti, amici, conoscenti e benefattori defunti

    Giornata di preghiera per i defunti e di visita ai cimiteri. Si può lucrare l’Indulgenza plenaria per i defunti dalle 12,00 del 1° novembre a tutto il 2/11 visitando una chiesa o un oratorio e dal 1° all’8 novembre visitando un cimitero. Per lucrare l’indulgenza occorre essere confessati e comunicati, fare una preghiera per il Papa e un’altra preghiera per i defunti (uno o più) ai quali si vuole applicare l’indulgenza plenaria (Credo, Pater, Ave, Gloria ecc)

     

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