nell’immagine una fotografia di Olmo Fattorini
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Antifona novena di Natale
“O Re delle Genti, da loro bramato e pietra angolare che riunisci tutti in uno: vieni e salva l’uomo che hai plasmato dal fango”. |
Iniziamo la Giornata Pregando
Dio, Padre buono, tu hai rilevato la gratuità e la potenza del tuo amore, scegliendo il grembo della Vergine Maria per rivestire di carne mortale il Verbo della vita: concedi anche a noi di accoglierlo e generarlo nello spirito con l’ascolto della tua parola, nell’obbedienza della fede. Amen |
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FRANCESCA SAVERIO CABRINI
Nata a S. Angelo Lodigiano nel 1850, rimasta orfana di padre e madre, Francesca voleva chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della sua malferma salute. Prese allora ad accudire a un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. La giovane maestra, fece molto di più: invogliò alcune compagne a unirsi a lei, costituendo il nucleo delle missionarie del S. Cuore, sotto la protezione di S. Francesco Saverio. Portò il carisma negli USA, tra gli italiani emigrati: per questo divenne la patrona dei migranti. Morì a Chicago nel 1917. |
Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 1,46-55)
Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, AD Abramo e la sua discendenza per sempre»
Riflessione Per Il Giorno (Papa Benedetto XVI)
C’è ancora una seconda parola nel racconto di Natale sulla quale voglio riflettere insieme a voi: l’inno di lode che gli angeli intonano dopo il messaggio circa il neonato Salvatore: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del suo compiacimento”. Dio è glorioso. Dio è luce pura, splendore della verità e dell’amore. Egli è buono. È il vero bene, il bene per eccellenza. Gli angeli che lo circondano trasmettono in primo luogo semplicemente la gioia per la percezione della gloria di Dio. Il loro canto è un’irradiazione della gioia che li riempie. Nelle loro parole sentiamo, per così dire, qualcosa dei suoni melodiosi del cielo. Là non è sottesa alcuna domanda sullo scopo, c’è semplicemente il dato di essere colmi della felicità proveniente dalla percezione del puro splendore della verità e dell’amore di Dio. Da questa gioia vogliamo lasciarci toccare: esiste la verità. Esiste la pura bontà. Esiste la luce pura. Dio è buono ed Egli è il potere supremo al di sopra di tutti i poteri. Di questo fatto dovremmo semplicemente gioire in questa notte, insieme agli angeli e ai pastori.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti coloro che passeranno il Natale lontani da casa per lavoro, malattia o abbandono
Don’t Forget! “1000 quadri più belli del mondo”
ANTONIO BALESTRA: ADORAZIONE DEI PASTORI 1707 – olio su tela – 564 x 261 cm – Chiesa S. Zaccaria Venezia
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Il noto pittore barocco di Verona ANTONIO BALESTRA (1666–1740) sviluppa il racconto della nascita di Gesù in orizzontale su una tela lunga più del doppio dell’altezza, dove sia il cielo (=gli angeli che adorano il Figlio di Dio inginocchiati sulle nubi a dx del quadro) sia la terra (rappresentata dai pastori e dalla povera gente a sx del quadro) sono collocati sullo stesso piano a far da corona al centro non solo del quadro, ma anche del tempo e del cosmo, cioè alla nascita di Gesù. Il significato di questa scelta è chiaro e il pittore traduce in immagini commoventi e intense le stupende parole del prologo di Giovanni: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (1,14). Non solo: tutta la luce del quadro proviene da un solo punto: dal neonato così luminoso che si fatica a coglierne le fattezze; una luce così intensa da far rimanere al buio persino gli angeli che non ne sono raggiunti. Una luce così abbagliante da obbligare i pastori a proteggersi la vista come si fa col sole del meriggio: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (1,9). Stupore, gioia, contemplazione sono i sentimenti sia degli angeli che degli uomini e sono anche quelli di ogni Natale, compreso quello di questo difficile anno 2020. Un quadro meraviglioso che ci restituisce in modo commovente il vero spirito natalizio. |
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