martedì 6 settembre ’16

    XXIII Settimana tempo Ordinario

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)

    Signore Gesù, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e per opera dello Spirito Santo morendo hai dato la vita al mondo, liberami da ogni colpa e da ogni male, fa’ che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da te. Amen. 

     

    DONAZIANO, PRESIDIO, MANSUETO, GERMANO E FOSCOLO – vescovi in Africa

    durante la persecuzione dei Vandali, furono percossi per aver confessato la verità cattolica e mandati in esilio. Con loro si commemora anche Lieto, vescovo di Nefta nell’odierna Tunisia, uomo coraggioso e di grande cultura, che dopo un lungo periodo di prigionia morì arso sul rogo

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Luca 6,12-19)

    Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d’Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti. 

     

    Riflessione Per Il Giorno (don Primo Mazzolari)

    Cristo, so di essere amato per quello che è propriamente mio: la mia povertà; e sento il bisogno di amare per quanto in proporzione mi venne e mi viene ogni giorno perdonato. Credo nell’inestimabile dono della libertà, che illumina ma non costringe. So di portare dentro la presenza, il fermento di una speranza che va al di là della brevità della nostra giornata. Sento che la vita ha un ordine di sacrificio a cui non ci si può rifiutare, senza sentirsi colpevoli; la vita è un dovere, la vita è un costo, la vita è un impegno, la vita bisogna guadagnarsela.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i catechisti e gli educatori: Dio conceda loro il dono di pronunciare con chiarezza le parole di Cristo accompagnando a lui quanti sono loro affidati.

     

    Don’t forget!

    In seguito alle disgustose vignette dell’impenitente Charlie Hebdo sul terremoto in Italia, su questo blog vogliamo chiarire di non aver mai detto “Je suis Charlie Hebdo” neppure dopo la strage dell’Isis. Condividiamo il commento di Enrico Mentana: “Scusate, ma Charlie Hebdo è questo! Quando dicevate “Je suis Charlie” solidarizzavate con chi ha sempre fatto simili vignette, dissacrando tutto e tutti. Le vignette su Maometto facevano alla gran parte degli islamici lo stesso effetto che ha suscitato in noi questa sul terremoto. Vogliamo rompere le relazioni con la Francia dopo aver marciato in loro difesa? Basta più laicamente dire che una vignetta ci fa schifo”. Precisiamo che non solo la vignetta in questione, ma il giornale e tutta l’ideologia che lo sostiene fanno schifo: il loro è fondamentalismo laicista, superbia, anzi arroganza scambiata per libertà, degenerazione spirituale e corruzione morale…Insomma sono dei poveracci che non sanno quello che fanno…e ne vanno fieri.  

    gingol

     

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