mercoledì 17 maggio ’17

    V settimana di Pasqua

     

    Ennio Morricone – colonna sonora del film – Giu la testa

     

    Proverbio del Giorno

    Chi è causa del suo mal, pianga se stesso (Italia)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Gesù, vieni in me e donami la grazia di essere pietra viva del tuo tempio. Dammi la volontà di partecipare alla vita della tua Chiesa per camminare insieme a te e ai fratelli senza nostalgie e con gli occhi aperti al futuro. Dammi la forza, o Gesù, di essere presente e partecipe ove si crea la vita, si realizza l’amore, si edifica la libertà, si amplia la giustizia, si fa splendere la verità, si allarga la speranza, così da contribuire alla nascita di un mondo unito, come tu sei unito al Padre e allo Spirito.

     

    Pasquale Baylon

    Nacque nel 1540 in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi: durante il lavoro si isolava per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso tra i francescani: respinto, non si perse d’animo e fu ammesso al noviziato nel 1564. L’anno dopo, fece la professione come fratello laico non sentendosi degno del sacerdozio. Vita caratterizzata da profondo amore per l’Eucaristia la sua, che gli valse il titolo di «teologo dell’Eucaristia». Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia nel 1592.

     

    La Parola di Dio del giorno (Gv 15,1-8)

    Disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (La sapienza dei filosofi: Frasi famose)

    PANTA REI: πάντα ῥεῖ = «tutto scorre». Proposizione con cui il filosofo Eraclito e si suoi seguaci esprimono l’eterno divenire della realtà, paragonandola a un fiume che solo apparentemente rimane uno e identico, ma che in effetti continuamente si rinnova e si trasforma, sicché non è dato tuffarsi in esso più di una volta, perché la seconda volta – a rigore – non è lo stesso fiume della prima. Nella concezione del filosofo –che rimane però difficile da capire- non si sostiene il fatto che tutto (guai e problemi compresi) è destinato a passare prima o poi, ma che proprio il mutamento continuo e incessante è il motore della realtà, così che questa non può mai essere colta fino in fondo perché un momento dopo che la si è conosciuta o è cambiata lei o sei cambiato tu. Eraclito però sottolinea che sottostante a questo continuo mutamento, c’è un Logos, un’armonia profonda che governa in modo oscuro e inconoscibile la perenne dialettica fra contrari, che provoca il divenire perpetuo delle enti sensibili. La saggezza (della filosofia) consiste proprio nella conoscenza di questo logos che rimane rispetto a tutte le apparenze che scorrono e cambiano. 

     

    L’intenzione del giorno

    Per gli incaricati della stampa e della comunicazione: siano al servizio della verità e giustizia

     

    Don’t forget!

    Giornata Mondiale

    della Tele-

    Comunicazione

    della Società d’Informazione

    CENNI DI STORIA

    Napoleone, imperatore dei francesi, il 17-05-1809 decretò l’annessione dello Stato Pontificio all’Impero. Pio VII scomunicò i colpevoli del sopruso, ma fu arrestato da militari francesi e fatto prigioniero senza contatti con l’esterno. Il Collegio dei Cardinali fu disperso in varie città francesi e lo Stato Pontificio suddiviso in dipartimenti e governato alla maniera francese (la Curia era sciolta). Ma il rifiuto del Papa di riconoscere i candidati all’episcopato scelti dall’imperatore diede i frutti: nell’estate 1810, ventisette diocesi francesi su 60 erano senza pastore. Di ritorno dalla Russia, Napoleone trasferì il Papa a Fontainebleau, ma ormai i suoi giorni erano contati. Il 31-03-1814 l’imperatore veniva sconfitto a Lipsia e il 6/4 abdicava. Il 24-05-1814 Pio VII tornava a Roma acclamato dal popolo.

     

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