mercoledì 27 aprile ’16

    V Settimana del Tempo Pasquale

     

    fotografia di Herb Ritts

     

     

    Preghiera del giorno

    Tu, il Risorto, quando abbiamo il desiderio di accogliere il tuo amore, poco a poco, nel più profondo di noi stessi, una fiamma si accende. Animata dallo Spirito Santo, questa fiamma d’amore può essere a prima vista molto fragile. L’inverosimile è che essa brucia in continuazione. E quando capiamo che tu ci ami, la fiducia della fede diventa il nostro canto.”.

     

    Zita (Cita)

    Di famiglia umile, a 12 anni fu assunta come domestica a Lucca. Attenta e puntigliosa nel lavoro, sopportava angherie e rimproveri dei padroni, che la trattavano come serva. La gentilezza d’animo conquistò l’affetto della famiglia che le affidò la direzione della casa. Ne approfittò per aiutare i poveri senza sottrarre nulla agli altri, ma donando quanto riusciva a risparmiare. Morì il 27 aprile 1272. E’ patrona delle domestiche

     

    La Parola di Dio del giorno (Gv 15,1-8)

    Disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

     

    Riflessione Per Il Giorno (fatti veri)

    Il vecchio P. Stanislas, prete del Sacro Cuore, narrò questa vicenda vera a un’anziana suora che la riferì alla consorella suor Mary Veronica Murphy. Un capitano della forestale, in Lussemburgo, era dal macellaio quando entrò una vecchietta. Chiese un pezzetto di carne ma non poteva pagarla, così disse che avrebbe offerto in cambio la S. Messa a cui stava andando. I due, agnostici, risero ma stettero al gioco. Lei andò, tornò e, su invito dei due, scrisse su un pezzetto di carta: «Ho offerto la Messa per te». Il macellaio mise il foglietto su un piatto della bilancia e, sull’altro, un pezzo di carne, ma la carta risultava più pesante. Quello aggiunse carne, con lo stesso risultato. Controllò la bilancia, mise altra carne ma, niente, il foglio pesava di più. I due uomini, impressionati, garantirono alla donna carne ogni giorno in cambio di un ricordo nella Messa. Il capitano prese ad andare a Messa tutti i giorni. Un suo figlio si fece gesuita, l’altro era padre Stanislas.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi ha perduto la fede e non si rende conto della gravità di tale perdita.

     

    Don’t forget!

    27 aprile 1997: Papa Giovanni Paolo II chiede pubblicamente perdono per le colpe commesse dai figli della Chiesa durante le guerre di religione, Crociate in primis. Un gesto apprezzato da molti, ma che è rimasto praticamente isolato…ben pochi hanno seguito l’esempio papale, soprattutto fra le altre fedi e confessioni religiose.

    gingol

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