Settimana Santa
nell’immagine la Pietà di Rosso Fiorentino – Museo del Louvre
Proverbio del Giorno
“Dio non poteva essere ovunque, perciò ha creato le madri”. (Proverbio Ebraico)
Preghiera del giorno
O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
DAMIANO DE VEUSTER
penultimo di 8 figli, nasce nel 1840: a 19 anni entra nell’Istituto SS. Cuori di Gesù e Maria (c’erano già 2 fratelli e 2 sorelle) e prende il nome di fra Damiano. Parte in missione: destinazione le Isole Sandwich (Hawaii) dove completa gli studi e diventa prete nel 1864. Nel 1873 va nell’isola di Molokai, dove sono confinati i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato, muore dopo un mese. Nel 1995 è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II e nel 2009 santo da papa Benedetto XVI
La Parola di Dio del giorno (Mt 28,1-10)
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Riflessione del giorno (Il silenzio del Sabato Santo)
“Per la grazia di Dio, egli” ha provato “la morte a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Nel suo disegno di salvezza, Dio ha disposto che il Figlio suo non solamente morisse “per i nostri peccati” (1Cor 15,3), ma anche “provasse la morte”, ossia conoscesse lo stato di morte, lo stato di separazione tra la sua anima e il suo corpo per il tempo compreso tra il momento in cui egli è spirato sulla croce e il momento in cui è risuscitato. Questo stato di Cristo morto è il mistero del sepolcro e della discesa agli inferi. È il mistero del Sabato Santo in cui Cristo deposto nel sepolcro (cfr. Gv 19,42) manifesta il grande riposo sabbatico di Dio (cf Eb 4,4-9) dopo il compimento (cfr. Gv 19,30) della salvezza degli uomini che mette in pace l’universo intero (cfr. Col 1,18-20).
Intenzione del giorno
Preghiamo perché viviamo il silenzio di questo giorno nella preghiera e nella riflessione.
Don’t forget!
Nel Sabato Santo predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro prima della gioia della Risurrezione. A partire dal IV sec in questo giorno i candidati al Battesimo (catecumeni), facevano pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua. Verso il XVI sec, si anticipò la Vigilia alla mattina del Sabato Santo (forse perché non era consigliabile stare di notte fuori casa) e questo è durato fino agli anni Cinquanta del XX sec. Con la riforma liturgica Conciliare, tutto è ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno della meditazione e penitenza; l’oscurità nelle chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né SS. Messe e non si può ricevere la Comunione, tranne nel caso di Viatico per gli ammalati gravi.
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