sabato 23 giugno ’18

    XI Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di  Monika Bulaj

     

    Proverbio del giorno

    “Solo d’inverno ci accorgiamo che pini e cipressi sono sempreverdi” (Cina)

     

    Iniziamo la giornata Pregando (inno di lodi)

    Ascolta Signore del mondo la terra che geme in silenzio la chiesa che sempre fedele ti prega nel mezzo del giorno. Tu sai il mistero del tempo e quando finisce la storia, risveglia l’attesa dei cuori, 
    fedeli all’oggi di Dio. Completa ogni nostro lavoro dà senso a ogni esistenza bellezza diffondi sul mondo Autore di tutto il creato. Amen.

     

    Giuseppe Cafasso

    Nasce a Castelnuovo d’Asti nel 1811, è di salute malferma, ma è prete già a 22 anni; viene accolto dal teologo Luigi Guala nel convitto da lui aperto a Torino per fare catechesi ai giovani muratori e ai carcerati e insegnare teologia morale. In 24 anni forma generazioni di preti, dedicandosi anche alla pastorale verso i bisognosi: condivide le ore estreme coi condannati a morte e opera tra i carcerati. Amico di don Bosco (che lo definirà «modello di vita sacerdotale»), lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione. E’ patrono dei carcerati e dei condannati a morte

     

    La Parola di Dio del giorno (Mt 6,24-34)

    Gesù disse ai discepoli: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Ad Alessandria d’Egitto, Serapione incontrò un povero intirizzito dal freddo. Allora disse tra sé: «Come mai io che passo per asceta sono rivestito di una tunica, mentre questo povero, o piuttosto Cristo, muore di freddo? Certamente, se lo lascio morire, sarò condannato come omicida nel giorno del giudizio». Allora si spogliò e diede il suo vestito al povero; quindi si sedette con il piccolo vangelo che portava sotto il braccio. Passò una guardia e vedendolo nudo, chiese: «Abba, chi ti ha spogliato?». Mostrando il suo piccolo vangelo, rispose: «Ecco chi mi ha spogliato».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Frasi di don Milani)

    “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.” Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I CARE”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “me ne importa, mi sta a cuore”. È il contrario esatto del motto fascista “me ne frego”. “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.”

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli insegnanti che trovino in don Milani gli spunti per una vera educazione

     

    Don’t forget!  DON LORENZO MILANI (FIRENZE 27-05-1923- FIRENZE 26-05-1967)

    Fu il fondatore e animatore della scuola di Barbiana, primo tentativo di tempo pieno espressamente rivolto alle classi popolari. Frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e da una parte di quelle religiose, don Milani è stato personalità significativa del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta una grande testimonianza di fedeltà nelle scelta di essere dalla parte degli ultimi. Don Milani, secondo E. Balducci, “ha scelto la via della rottura per aggredire il mondo degli altri e far nascere nella coscienza di tutti noi, prelati, preti, professori, comunisti, radicali e giornalisti, l’amaro germoglio della vergogna”.

     

    La Foto Della Settimana

    Daily Life, 1° premio

    Najiba in ospedale a Kabul (Afghanistan) col nipote di 2 anni Shabir ferito da una bomba

    Foto di Paula Bronstein (Time Lightbox / Pulitzer Center For Crisis Reporting)

     

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