23.a Settimana Tempo Ordinario
Proverbio del giorno
ARBORE DEIECTA, QUIVIS LIGNA COLLIGIT.
Caduto l’albero, ognuno corre a far legna.
Preghiera del giorno
Se con oggi ho un giorno in meno di vita è pur vero che ne resta disponibile ancora uno in più come occasione per rinnovare la mia personale conversione.
Guida, illumina e sostieni i passi delle mie ore o Signore: tempo prezioso nella costruzione… fino al tramonto di questo come degli altri che saranno.
Santo del giorno
I genitori fecero un pellegrinaggio a S. Nicola di Bari per chiedere un figliuolo e l’anno 1245 a S. Angelo nelle Marche nasceva Nicola, così chiamato in ossequio al Santo pugliese.
Nicola crebbe buono e ubbidiente: serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre.
Un giorno in chiesa udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo: Nicola subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città.
Fu accettato e dopo il noviziato, si consacrò al Signore: aveva 18 anni. Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote.
Di qui comincia una nuova era per lui che, quando era sull’altare, si infiammava d’amore e lacrime gli sgorgavano dagli occhi. Più tardi si recò a Tolentino ove predicava e produceva frutti meravigliosi.
Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305 morì all’età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti.
La Parola di Dio del giorno Luca 6,39-42
Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio?
Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Riflessione per il giorno – Africa News
Secondo i dati dell’Africa Center for Strategic Studies il 2020 è stato l’anno più devastante per la violenza islamista nel Sahel.
È aumentata del 60 per cento rispetto al 2019 con 4.250 morti e oltre la metà di questi decessi sono responsabilità di ISGS cioè lo Stato Islamico del Grande Sahara.
Tra Mali, Burkina Faso e Niger, quasi il 50 per cento dei civili sono vittime di estorsione e ISGS, dieci volte più attivo degli altri gruppi islamisti militanti, è ormai quello dominante.
La causa di questa espansione è lo sfruttamento delle comunità che estraggono l’oro artigianalmente e il controllo delle rotte commerciali del contrabbando nella costa occidentale.
L’ultimo grande massacro jihadista, attribuito a ISGS, è quello del 5 giugno di quest’anno a Solhan, in Burkina Faso: almeno 160 civili morti.
L’ISIS, nel 2019, ha deciso una ristrutturazione organizzativa in Africa: lo Stato Islamico del Grande Sahara è stato incorporato nello Stato Islamico West Africa Province. È diventata un’unica gang africana di tagliagole che porta dolore e morte con differenti procedure.
Neanche i 5.100 militari francesi in 7 anni sono riusciti a fermare il terrorismo jihadista dell’area. L’intervento militare francese, nel 2020, è costato un miliardo di euro senza risultati. E 55 morti.
Don Davide vuole migliorare i contenuti delle sue Riflessioni del giorno, per aiutarlo abbiamo pensato di chiedere direttamente a voi.
Basta compilare il questionario che abbiamo creato, ci vogliono solo 3 minuti.
Te ne saremo davvero grati!
Link al questionario: https://it.surveymonkey.com/r/WQ7FQWS
Intenzione di Preghiera per il giorno
Per le popolazioni del Mali, Burkina, Niger e Nigeria affinché cessi il terrorismo e la violenza.
Don’t Forget! Paesi in Conflitto
Mappa degli attacchi dell’ISIS nel 2020
L’ultimo fatto d’armi che modifica la situazione geopolitica nella regione del Lago Ciad è la morte di ABUBAKAR SHEKAU, capo di Boko Haram, decisa dallo Stato Islamico (ISIS), che ha ordinato l’esecuzione del leader perché “corrotto e disobbediente”.
La sua eliminazione fisica è stata affidata allo Stato Islamico West Africa Province (ISWAP), gruppo rivale di Boko Haram dal quale si è staccato nel 2016. Shekau, ha preferito farsi esplodere nell’assedio della sua base.
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