venerdì 24 novembre ’17

    XXXIII settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Pedro Luis Raota

     

     

    Proverbio del Giorno

    Non sappiamo se vinciamo o se perdiamo, ma possiamo sempre far festa. (Malesia)

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    Ho detto a Dio senza di te alcun bene non ho, custodiscimi. Magnifica è la mia eredità, benedetto sei tu sempre sei con me. Custodiscimi, mia forza sei tu, custodiscimi mia gioia Gesù! Custodiscimi, mia forza sei tu, custodiscimi mia gioia Gesù! Ti pongo sempre innanzi a me, al sicuro sarò, mai vacillerò. Via, verità e vita sei, mio Dio credo che tu mi guiderai. Amen

      

    SS MARTIRI VIETNAMITI (S. ANDREA DUNG LAC E 116 COMPAGNI)

    Il cristianesimo giunse in Vietnam nel secolo XVI, ma fu osteggiato dai regnanti locali: tra i secoli XVII e XIX, si susseguirono 50 editti anticristiani, con uccisione di 130 mila fedeli. Sotto il re Tu-Duc (1847-1883) i missionari erano braccati e uccisi; ai catechisti vietnamiti veniva impresso a fuoco sul volto: «Falsa religione». I fedeli salvavano la vita solo se calpestavano la croce; altrimenti subivano supplizi di ogni genere. I nuclei familiari cristiani erano smembrati e deportati in regioni diverse. Nel 1988 i martiri vietnamiti sono stati canonizzati da Giovanni Paolo II: sono: 8 vescovi, 50 preti, 59 laici. Il martire Paolo Le-Bao-Tinh lasciò scritto: «In mezzo a tormenti, che di solito piegano e spezzano gli altri, per la grazia di Dio sono pieno di gioia e letizia perché non sono solo, ma Cristo è con me».

                                                                                                                                                

    La Parola di Dio del giorno Lc 19,45-48

    In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!». Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole. 

     

    La riflessione del giorno (Detti dei padri del deserto)

    Se fai il tuo lavoro manuale nella cella e viene l’ora della preghiera, non dire: «Finirò i miei ramoscelli e completerò il mio piccolo cesto e dopo mi alzerò a pregare», ma alzati subito e rendi a Dio il debito della preghiera; diversamente prenderai a poco a poco l’abitudine di trascurare la tua preghiera e il tuo Uffizio e la tua anima diventerà deserta di ogni opera spirituale e corporale. Poiché è dall’alba che si mostra la tua volontà.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i malati di Parkinson e le loro famiglie

     

    Don’t forget!

     

    24-11-1859:

     Il naturalista britannico Charles Darwin pubblica L’origine delle specie.

    10 CONSIGLI PER CHI VUOLE PRATICARE LA CARITA’

    3) ONORE: la prima e principale forma di carità verso il povero è quella di restituirgli l’onore e la dignità di cui le condizioni economiche o sociali e l’opinione pubblica lo hanno privato. “Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero!” Giacomo 2,4-5. In questo consiste il primo compito dei cristiani che vogliono fare la carità. Bernanos nel “Diario di un curato di campagna” scrive: “la questione sociale è anzitutto una questione d’ onore. Ciò che crea i miseri è anzitutto l’ingiusta umiliazione del povero. E queste cose, caro lei, i vostri santi le hanno fatte, dunque tanto stupide non devono essere. In ginocchio davanti al povero, lo storpio, il lebbroso, ecco come si vedono i vostri santi”. Nel povero infatti il cristiano vede Gesù e nel suo corpo segnato dalle piaghe, vede le ferite del crocifisso. Onorare il povero è onorare Cristo come insegna Matteo nel cap.25 del suo Vangelo: “Ogni volta che avete fatto una di queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”

     

     

     

     

     

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