venerdì 26 maggio ’17

    VI settimana di Pasqua

    nella fotografia un quadro di Pieter Paul Rubens – La nascita della via lattea

     

    Proverbio del Giorno

    L’esempio degli antenati è come una bisaccia per il giovane viandante. (Egitto)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera del mattino)

    Il Dio della pace benedica e custodisca la nostra famiglia. Ci renda capaci di fare la sua volontà in tutte le nostre azioni e accresca in noi ciò che gli è gradito. Il Signore ci benedica, ci preservi dal male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

     

    FILIPPO NERI

    Figlio di un notaio fiorentino, ricevette buona istruzione e iniziò l’attività di suo padre; ma a 18 anni andò a Roma dove si guadagnò da vivere facendo il precettore, scrisse poesie, studiò filosofia e teologia: nel 1538 cominciò a lavorare coi giovani e fondò una confraternita di laici che si incontravano per adorare Dio, dare aiuto a pellegrini e convalescenti e diedero vita al grande ospizio della Trinità. Nel 1551 Filippo fu ordinato prete e gli fu attribuito il dono di saper leggere nei cuori. Ma l’occupazione principale era il lavoro tra i giovani. Filippo era assistito da altri chierici che aveva organizzato nella Congregazione dell’Oratorio; per la quale costruì la Chiesa Nuova, a S. Maria “in Vallicella”. La sua influenza sui romani del tempo fu incalcolabile.

     

    La Parola di Dio del giorno (Giovanni 16,20-23a).

    Gesù disse ai discepoli: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma l’afflizione si cambierà in gioia.» La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia».

     

    Riflessione Per Il Giorno (i simboli delle catacombe)

    1. Buon Pastore: con la pecora in spalla, rappresenta il Salvatore e l’anima salvata, immagine che allude anche alla partenza dal mondo. Per questo si trova spesso negli affreschi e nei rilievi.
    2. Orante:con tunica a maniche lunghe e braccia alzate in preghiera: simboleggia l’anima che gode la gioia celeste intercedendo per chi resta.
    3. Chi Rho: monogramma di Cristo formato da 2 lettere dell’alfabeto greco, la X e la P (ro) sovrapposte. Sono le prime due lettere della parola greca “Christòs”, ovvero Cristo.
    4. Pesce: in greco pesce si dice “IXTHYS”. Poste in verticale, queste lettere formano un acrostico: “Iesús Xristós, THYiós, Sotér” = Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore.
    5. Albero:rappresenta la vita che dalla terra cresce verso il cielo con foglie, frutta e fiori, segno di vitalità ed è simbolo della vita terrena che tende al “cielo”, alla resurrezione.
    6. Colomba: simboleggia oltre all’anima che ha raggiunto la pace divina, anche l’intervento di Dio, lo Spirito Santo, l’anima del defunto e la pace.
    7. Alfa e Omega: prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, indicano Cristo principio e fine di tutto.
    8. Ancora: le prime ancore avevano due bracci incrociati e un anello in cima per la corda: per questo divennero un modo di rappresentare la croce. In seguito divenne simbolo della speranza cristiana.
    9. Fenice: l’uccello mitico dell’Arabia, che in base alle credenze rinasce dalle sue ceneri dopo un certo numero di secoli, è diventato il simbolo della resurrezione.
    10. Agnello: Gesù “Agnello di Dio” che muore in croce per la salvezza dell’uomo. Nel 692 il Concilio di Costantinopoli, per evitare la confusione col culto di Dioniso che aveva pure l’agnello, impose che si rappresentasse Cristo in croce, non più come agnello ma in forma umana.
    11. Pavone: Il fatto che in inverno perda le piume e ne acquisti di nuove ancor più belle in primavera ha fatto sì che i primi cristiani lo abbiano adottato come simbolo di resurrezione.
    12. Barca: rappresenta la Chiesa, archetipo dell’Arca di Noè, mezzo di salvezza per il resto di Israele rappresentato dal patriarca e dalla sua famiglia.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i ragazzi di Manchester vittime dell’odioso attentato terrorista di questi giorni

     

    Don’t Forget!

     

    Il 26 maggio 1432, apparve a Caravaggio la Madre di Dio a Giannetta de’ Vacchi, tormentata dai problemi di alcolismo del marito, Francesco Varoli, violento ex uomo d’armi. In un momento di sofferenza riferì di aver visto nelle campagne presso Caravaggio, la Madre di Dio che la invitava a non avere paura e le chiese che si facesse ammenda per i peccati, si digiunasse, ci si recasse a pregare e una cappella fosse eretta sul luogo. L’attuale santuario (provincia di Bergamo diocesi di Cremona) voluto da S. Carlo Borromeo e iniziato nel 1575 dall’arch. Pellegrino Tibaldi, è frequentato da più di 2 milioni di pellegrini ogni anno.

     

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