venerdì 9 agosto ’19

    XVIII Settimana del tempo ordinario

     

     

    nell’immagine un dipinto di Katsushika Hokusai

     

     

    Proverbio del giorno (Sue Grafton)

    Se la vostra mente non è aperta, tenete chiusa anche la bocca.

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Chi sei, dolce Luce, che ricolmi il mio essere e rischiari l’oscurità del mio cuore? Mi conduci per mano come una madre e non mi abbandoni, altrimenti non saprei muovere più nemmeno un passo. Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo prende con sé. Se si allontanasse da te, precipiterebbe nell’abisso del nulla. Tu, più vicino a me di me stessa e più intimo del mio stesso intimo, eppure inafferrabile e inconcepibile, incontenibile in un nome: Spirito Santo-Amore Eterno.

     

    La Chiesa di Bergamo ricorda i SS. Fermo e Rustico, due bergamaschi decapitati per la fede a Verona sulle rive dell’Adige ai tempi di Massimiano (286-310). La Chiesa ricorda S. TERESA BENEDETTA della CROCE (EDITH STEIN) Nata a Breslavia nel 1891 da ebrei tedeschi: a 14 anni diventa atea. Studia filosofia a Gottinga e diventa discepola di Husserl con fama di brillante filosofa. Nel 1921 si converte al cattolicesimo e riceve il battesimo: a causa delle leggi razziali viene sospesa dall’insegnamento e decide di entrare nel Carmelo di Colonia. Prelevata dalla Gestapo, viene portata ad Auschwitz dove muore nella camera a gas. Canonizzata nel 1998, è dichiarata patrona d’Europa

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio Mt 25,1-13

    Gesù disse ai discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)

    Non dobbiamo dar retta a quelli che dichiarano: Vox populi, vox Dei! perché la sfrenatezza della folla è sempre molto vicina alla follia. Un po’ tutti abbiamo usato questo motto latino, assegnando all’opinione dominante una sorta di sigillo divino. A smitizzare questa concezione ci pensava già nell’VIII secolo Alcuino di York, monaco ed erudito anglosassone, chiamato nel 786 da Carlo Magno a fondare e dirigere la scuola palatina in Francia, una sorta di università di corte. Con questo monito Alcuino ci mette in guardia da una deriva a cui noi, uomini e donne moderni, siamo ancor più inclini. Un’abile tecnica pubblicitaria o un’operazione propagandistica fa diventare Vangelo tesi dominante, elaborata spesso per gli interessi più o meno confessabili dei vari centri di potere. Nasce, così, il consenso di massa che, in una società della comunicazione come la nostra, può estendersi anche ai valori morali che vengono plasmati e orientati come più conviene. Questo lasciarsi trainare dalla corrente, convinti che sia la strada più vantaggiosa, esime ciascuno di noi dalla fatica della critica, della verifica e, se necessario, di un impegnativo andare contro corrente. E viene un altro sapiente dell’antichità, l’imperatore romano Marco Aurelio (II sec.). Nelle pagine dei suoi “Ricordi” si legge: «Quanta tranquillità ottiene chi smette di preoccuparsi di cosa dica, faccia o pensi il suo vicino e si dedica soltanto a ciò che egli stesso fa». Meno rispetto umano seguendo l’andazzo comune e più coscienza e autonomia personale.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché il riposo delle vacanze non sia un rilassamento morale e spirituale

    Don’t forget!

    09/08/2001: muore DON AMELIO NODARI, sacerdote del Patronato

     

     

     

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