IV .a Settimana di Quaresima
nella fotografia un quadro di Filli Levasti – (1883-1966)
Iniziamo la Giornata Pregando
Spesso ci capita, Gesù, di essere convinti di mettere in pratica la tua Parola e invece corriamo il rischio, di vivere “interpretando” la Tua Parola nel modo in cui ci sembra più giusto o conveniente. Quanto Ti conosciamo poco…Dacci forza e spingici a non smettere mai di cercare la Verità nella nostra vita e, con la lingua e le azioni rendici testimoni del Vangelo. Amen
Giovanni di Dio
Juan Ciudad, nato in Portogallo nel 1495, a 8 anni scappò di casa. In Spagna, la gente lo chiamò Giovanni di Dio. A 27 anni abbandonò tutto e andò a mendicare, salutando con la frase che diventerà il suo motto: “Fate bene, fratelli, a voi stessi”. Chiuso in manicomio, appena libero, creò un ospedale e fondò l’ordine dei Fatebenefratelli. Morì nel 1550.
Parola di Dio del Giorno (Gv 5,1-16)
V’è a Gerusalemme una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti scendeva nella piscina e agitava l’acqua; il primo a entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto. Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù vedendolo disteso gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero i Giudei all’uomo guarito: «E’ sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». Ma egli rispose: «Chi mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». Gli chiesero: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». Quell’uomo disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo essi cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Riflessione per il giorno (la preghiera)
La vera preghiera è il motore del mondo, perché lo tiene aperto a Dio: per questo senza preghiera non c’è speranza, ma solo illusione. Contrariamente infatti a quello che in tanti pensano e che alcuni folosofi e intellettuali hanno ripetuto fino alla noia, non è la presenza di Dio ad alienare l’uomo, ma la sua assenza: senza il vero Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, le speranze diventano illusioni che inducono ad evadere dalla realtà. Parlare con Dio, rimanere alla sua presenza, lasciarsi illuminare e purificare dalla sua Parola, ci introduce nel cuore della realtà, nell’intimo motore del divenire cosmico, ci introduce per così dire nel cuore pulsante dell’universo. La vera preghiera infatti non è mai egocentrica, ma sempre centrata sull’altro e come tale esercita l’orante all’”estasi” della carità cioè alla capacità di uscire da sé per farsi prossimo all’altro nel servizio umile e disinteressato.
Intenzione del giorno
Preghiamo per le donne, soprattutto per quelle povere, bisognose, sofferenti, emarginate
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