Natale di N. S. Gesù Cristo
Iniziamo la Giornata Pregando (Colletta di Natale)
Dio, che hai illuminato questa santa notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen
Ascoltiamo la Parola di Dio (Is 9,1-6 * Tit 2,11-14 * Lc 2,1-14)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e famiglia di Davide, dalla città di Nazareth salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bimbo avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. E apparve una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.
Riflessione per il giorno (Charles de Foucauld)
Gesù sceglie lui stesso i suoi adoratori … Attrae a sé con la voce degli angeli i pastori, che per primi vuole vederseli intorno, dopo Maria e Giuseppe. Per genitori ha scelto due poveri operai; per primi adoratori, sceglie poveri pastori … Sempre la stessa abiezione, sempre lo stesso amore della povertà e dei poveri. Gesù non respinge i ricchi, è morto per essi, li chiama tutti, li ama, ma rifiuta di condividere le loro ricchezze e chiama per primi i poveri. Come sei divinamente buono, mio Dio! Se per primi tu avessi chiamato i ricchi, i poveri non avrebbero osato avvicinarsi a Te, si sarebbero creduti obbligati a restare in disparte a causa della loro povertà. Ti avrebbero guardato da lontano, lasciando che ti circondassero i ricchi. Ma chiamando i pastori per primi, hai chiamato a Te tutti. Tutti: i poveri, poiché con ciò mostri loro, sino alla fine dei secoli, ch’essi sono i primi chiamati, i favoriti, i privilegiati; i ricchi, perché da una parte essi non sono timidi e dall’altra dipende da loro il diventare poveri come i pastori. In un minuto, se vogliono, se hanno il desiderio di essere simili a Te, se temono che le loro ricchezze li allontanino da Te, possono diventare perfettamente poveri. Quanto sei buono! Come hai scelto il mezzo giusto per chiamare d’un sol colpo intorno a Te tutti i tuoi figli, senza eccezione alcuna! E che balsamo hai messo sino alla fine dei secoli nel cuore dei poveri, dei piccoli, dei disprezzati dal mondo, mostrando loro già dalla tua nascita ch’essi sono i tuoi privilegiati, i tuoi favoriti, i primi chiamati: quelli che chiami sempre intorno a Te che hai voluto essere uno dei loro ed essere fin dalla tua culla e per tutta la vita circondato da essi.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i doni natalizi della pace e gioia diventino realtà per tutti gli uomini e i popoli
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.