Settimana santa
Aforisma del giorno di Blaise Pascal
Bisogna conoscere sé stessi. Anche se questo non servisse a trovare la verità, servirebbe a regolare la propria vita, e non c’è nulla di più giusto.
Preghiera del giorno
Padre misericordioso, tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce
per liberarci dal potere del nemico: donaci di giungere alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Originario di Todi, Martino fu prete a Roma e poi legato pontificio alla corte di Costantinopoli. All’epoca i padri conciliari avevano stabilito che Gesù aveva due nature per poter salvare l’uomo, ma alcuni teologi bizantini continuavano a presentare formule di compromesso.
Eletto Papa nel 649, Martino indisse un sinodo a Roma cui parteciparono teologi greci dissidenti, tra i quali Massimo poi chiamato il Confessore. Col suo aiuto il sinodo romano stabilì che la salvezza si fonda sulla incarnazione del Logos. Furente, l’imperatore Costante II inviò in Italia l’esarca Olimpio con l’ordine di catturare il Papa, ma Olimpio si ribellò, si autoproclamò signore e per 3 anni governò sulla penisola.
Martino era tranquillo fino a quando Olimpio cadde in battaglia e Costante inviò un emissario che prese prigioniero il Papa e lo portò a Costantinopoli. Condannato, Martino fu imprigionato a Cherson, nella penisola di Crimea, dove morì nel 655, presto venerato sia in Oriente sia in Occidente come martire della fede.
Parola di Dio del giorno
Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”».
I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà.
Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbi, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
Riflessione del giorno – frammenti di vita
In questi giorni in cui si fa un gran parlare della insensata guerra in atto, la parola più ripetuta, il dono più invocato, la realtà più sognata da tutti è “la pace”. Naturalmente sull’argomento ognuno vuol dire la sua, ma spesso le opinioni si contraddicono a tal punto che per difendere la propria idea di pace si rischia di venire alle mani.
All’ennesima discussione, uno che se n’era stato zitto fino a quel momento, offre la sua disincantata visione del tema: “Per far vivere in pace le persone purtroppo ci sono solo due modi davvero efficaci: i soldi o la forza. Se non sei forte, anzi prepotente da far paura, non riesci a importi e a garantire la pace a te e agli altri, anche usando le armi, se è necessario. In questo caso occorrono i soldi e tanti!”.
Di fronte alla perplessità dei presenti, ha proseguito: “Sì perché la pace si può, anzi a volte si deve comprare: capita spesso nei tribunali e pure io ho risolto una annosa questione con i miei parenti pagando e da allora viviamo in pace”. “Ma se non si è né forti, né ricchi che si fa?” obietta uno dei presenti. Siccome il nostro non sa cosa rispondere, un altro più saggio di lui prende la parola e conclude: “Beh, allora non hai scampo: sei obbligato a diventare onesto”.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché i cristiani in questa settimana santa preghino, si confessino, partecipino alle liturgie, si comunichi e compiano gesti di pace con tutti.
Don’t Forget!
Preghiamo per don Giorgio Mantecca che è morto ieri l’altro e che in questi anni ha molto sofferto per varie gravi malattie dando prova di una pazienza e una fede non comune.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.