Martedì 5 luglio 2022

     

    14.a settimana tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno di N. Gomez Dàvila

    Forse il futuro prossimo porterà catastrofi inimmaginabili. Ma ciò che di sicuro minaccia il mondo non è tanto la violenza di moltitudini fameliche quanto la sazietà di masse annoiate.

     

    Preghiera del giorno per chiedere la pioggia

    Grazie a te, Dio nostro Padre, per l’acqua, tua creatura; grazie a te, per l’acqua che irriga, che purifica, che disseta ed è la fonte della nostra rinascita in Cristo tuo Figlio.

    Fa’, o Signore, che ogni uomo possa sempre godere di questo dono e conservando pura l’opera della creazione, veda in essa un raggio della tua bontà e un invito costante alla purezza del corpo e dell’anima.

    Donaci, o Dio, la pioggia di cui abbiamo tanto bisogno perché, aiutati dai beni della vita presente, tendiamo con maggiore fiducia a quelli eterni. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Antonio Maria Zaccaria

    Nasce a Cremona nel 1502. Nel 1524 si laurea in medicina a Padova. Tornato a Cremona, decide di annunciare il Vangelo e spiegare la dottrina. Consacrato prete nel 1528, è il cappellano della contessa Ludovica Torelli che segue a Milano nel 1530.

    Qui trova il sostegno di questa signora e di Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari, suoi amici. Nascono così tre novità, tutte intitolate a S. Paolo: nel 1530 fonda una comunità di preti soggetti a una regola, i Chierici regolari di S. Paolo che saranno chiamati Barnabiti, dalla chiesa di San Barnaba, loro prima sede. Poi vengono le Angeliche di S. Paolo, prime suore fuori clausura.

    S. Carlo Borromeo ne sarà entusiasta, ma il Concilio di Trento ordinerà loro il monastero. 3°: i Maritati di S. Paolo, con l’impegno dei laici sposati. Denunciato come eretico e ribelle Antonio va a Roma ed è assolto. In un viaggio a Guastalla, il fisico cede. Lo portano a Cremona, dove muore a 36 anni. 

     

    Parola di Dio del giorno Mt 9,32-38

    Presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».

    Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.

    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

     

    Riflessione del giorno 

    Notre-Dame-de-la-Délivrande (Nostra Signora della Liberazione) è un santuario cattolico situato a Popenguine, villaggio sulla costa del Senegal, 70 km a sud di Dakar. Ogni anno a Pentecoste un milione di fedeli da tutto il paese confluisce verso questa Basilica dove si venera un’immagine della Madonna Nera benedetta da Giovanni Paolo II nel 1992.

    Curiosamente Popenguine è un villaggio a maggioranza musulmana he però in occasione del “grand pèlerinage” contribuisce all’organizzazione e si mette al servizio dei fedeli (cristiani ma anche islamici) che percorrono fino a 80 km a piedi per arrivarci.

    Un ospite senegalese del Patronato, per ringraziare “Dieu et la Vierge” di avere finalmente ottenuto un lavoro sicuro e una casa in affitto, ha deciso di aiutare i ragazzi del suo villaggio a parteciparvi, contribuendo al costo del pullman che copre metà del tragitto (cioè 30 km, perché l’altra metà deve essere percorsa a piedi) donando il suo stipendio mensile.

    Ma non bastava e così ci ha chiesto un aiuto che abbiamo concesso volentieri a quei 500 ragazzi e ragazze che per la prima volta hanno potuto vivere un’esperienza per loro indimenticabile. Quanto a noi del Patronato, ora godiamo anche della protezione di “Notre Dame de la Délivrande”.   

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché il Signore ci conceda la pioggia e il refrigerio necessari per l’uomo e la natura.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    FÉLICIEN JOSEPH VICTOR ROPS: SATANA CHE SEMINA ZIZZANIA

    1882 – cromolitografia – 30,4 x 21 cm – Musèe Felicien Rops Namur

    Pittore e incisore, nato a Namur nel 1833, morto a Essones nel 1898, frequentò l’università e si dedicò a studî scientifici e letterari; ma in arte non ebbe maestri. È difficile classificarne l’opera tanto è varia.

    Non si fa scrupolo nell’irridere la spiritualità, è un dissacratore e rappresenta senza veli le passioni umane, ma rimane il disegnatore più letterario e più intellettuale, conoscitore di sé stesso e padrone della tecnica. L’opera rappresenta il diavolo che domina Parigi con la sua enorme figura scheletrica.

    Indossa zoccoli e nel vecchio grembiule raccoglie i semi del suo lavoro: un ammasso di corpi femminili che sparge sopra la città. La composizione, inquietante e suggestiva, suscitò grande impressione nei suoi contemporanei.

    Pittore simbolista, evocatore di immagini sinistre, macabre e sconvolgenti, è mai banale o scontato e ci sorprende e stupisce, facendoci riflettere sulla umanità, sui suoi vizi e difetti. Nella sua città natale, Namur venne creato un museo dedicato interamente all’artista.

    Parlando di sé Rops così disse al fotografo Nadar: Devi sapere che io sono un essere niente affatto singolare, e molto scarsamente comprensibile perfino a me stesso.

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com