XVIA settimana tempo ordinario
Proverbio del giorno Africano
In visita dagli altri, apri gli occhi, non la bocca.
Preghiera del giorno
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
XVI domenica T. O. anno C Genesi 18, 1-10; Salmo 14; Colossesi 1, 24-28; Luca 10, 38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.
Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Riflessione del giorno commento al Vangelo di don Davide Rota
La Marta del Vangelo di oggi interpreta alla perfezione il ruolo affidatole da quella società: dopo aver invitato il famoso rabbi di Nazareth, si confina nel luogo a lei più congeniale, la cucina. Logico che perda la pazienza davanti al comportamento della sorella minore che, seduta ai piedi di Gesù, ascolta la sua parola.
Maria ha capito infatti che una volta accolto, Gesù -che di Dio è Figlio- non si limita a fare l’invitato, ma assume il comando della situazione diventando lui il padrone di casa e assegnando a te il ruolo di ospite. Una prospettiva che Marta si rifiuta di accettare: da brava padrona di casa ritiene non ci sia nulla di male nell’agitarsi per molte cose, anzi che proprio questo sia il suo dovere.
Ma così facendo Marta non si accorge che sta rinunciando all’ascolto di Dio per non venire meno ai doveri di donna di casa. Maria invece è l’immagine del vero discepolo: non solo sceglie, ma anche riceve in dono la parte migliore, l’unica necessaria. L’unico necessario per il nostro tempo e tutti i tempi è una persona, Gesù di Nazareth.
Chi lo accoglie e ascolta la sua parola, non perde nulla, ma riscopre la sua dignità di uomo; è liberato dalla sottomissione ai poteri di turno; scopre che la vita può ricominciare da dove tutto sembrava finito; libera i suoi giorni da ciò che li agita; impara ad accogliere l’altro senza difendersi e si accorge che Dio, ospite misterioso, restituisce ogni cosa, persino noi a noi stessi.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché i cristiani scelgano ogni giorno la parte migliore, Gesù Cristo, che nessuno potrà togliere loro.
Santo del giorno
S. Alessio
Fattosi povero, da patrizio qual era, Alessio trascorreva le notti sotto una scala sull’Aventino. In quel luogo Papa Onorio III gli dedicò nel 1217 una chiesa, scelta ancora oggi per i matrimoni che si celebrano nell’Urbe.
Ma questa è solo una delle 2 tradizioni esistenti sul santo. Secondo quella siriaca il giovane fuggì la sera delle nozze per recarsi a Edessa, dove visse da mendicante e morì.
La variante greco-romana parla del ritorno a Roma dove Alessio visse da mendico e senza essere riconosciuto. Fu Papa Innocenzo a scoprirne l’identità e a comunicarla ai genitori, che si recarono al capezzale del figlio ormai morente.
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