1a settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila
I professionisti della venerazione dell’uomo si sentono autorizzati a disprezzare il prossimo. La difesa della dignità umana consente loro di essere sgarbati con il vicino.
Preghiera del giorno
Dio, Padre buono, concedici di operare da veri imitatori di Cristo così da essere fratelli suoi e figli tuoi e, dopo essere stati purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione nel corpo e nello spirito del nostro prossimo, soprattutto quello più bisognoso. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
S. Aelredo di Rievaulx
Nacque a Hexham – Inghilterra nel 1109 o 1110 da nobile famiglia. Da giovane fu paggio alla corte del re David I di Scozia, dove divenne compagno di studi e di giochi di Enrico, figlio del sovrano.
Durante una missione (1135) compiuta a Rievaulx (Yorkshire) per incarico del re, entrò in quel monastero cistercense, allora il secondo per importanza in Inghilterra, fondato nel 1131 da S. Bernardo. Maestro dei novizi nel 1141, l’anno seguente Aelredo fu inviato con 12 compagni a Revesby, monastero appena fondato. Nel 1146 fu promosso abate di Rievaulx, che allora contava trecento monaci.
Partecipò in Francia al Capitolo generale del suo Ordine e nel 1164 partì in missione per convertire i Pitti del Galloway, dove lo stesso capo dei barbari, per la sua predicazione, entrò in monastero. Le malattie che lo avevano afflitto negli ultimi dieci anni, ne provocarono la morte nel 1166-‘67.
Parola di Dio del giorno Marco 1,40-45
Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Riflessione del giorno
Il curato d’Ars (1786-1859), Giovanni Maria Vianney, offrì la sua vita, disposto a patire ogni genere di sofferenza, per la conversione dei parrocchiani affidatigli. Prima di inviarlo ad Ars il vescovo lo avvisò che c’era poco amore in quella parrocchia e lui lo avrebbe portato.
Spese l’intera vita alla celebrazione dell’eucarestia e alla confessione, cui dedicava fino a diciassette ore al giorno. Sul suo volto si leggeva la sofferenza di Dio per i peccati compiuti dagli uomini tanto che nel cuore anche dei tiepidi sorgeva il pentimento.
La fama si estese per tutta la Francia e ben oltre il confine. Da ogni luogo giungevano i penitenti, si organizzavano treni speciali e il parroco era costretto a trascorrere giornate intere in confessionale. Il curato parlava con un linguaggio così semplice e limpido che riusciva a comunicare anche con i forestieri.
Era consapevole del compito del sacerdozio, grato della vocazione che gli era stata assegnata tanto che si esprimeva con queste parole: Che cosa grande è un sacerdote! Il prete non lo capiremo bene che in cielo.
Se lo capissimo sulla Terra, moriremmo non di spavento, ma di amore! Il prete possiede la chiave per i tesori celesti e ne disserra la porta.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché i sacerdoti cattolici, consapevoli della grandezza della loro vocazione, testimonino con gioia l’amore di Dio al mondo.
Don’t forget! Santi della carità
Beata Giovanna Maria Condesa Lluch 1862-1916
Nata a Valéncia (Spagna) nel 1862 Giovanna Maria Condesa Lluch, è molto ricca: indossa vestiti costosi e ha molta servitù alle sue dipendenze. Riceve, però, un’educazione cristiana che la induce a pregare Gesù, la Madonna, S. Giuseppe e S. Teresa d’Avila e ad acquisire particolare sensibilità verso i poveri.
Un giorno, mentre viaggia in carrozza per recarsi nella sua casa di vacanza al mare, si accorge che tante ragazze soffrono il freddo perché non adeguatamente coperte e devono lavorare duramente per sopravvivere.
Giovanna Maria è colpita, soprattutto, da alcune giovani donne che, distrutte dalla fatica, escono da una fabbrica: sono le prime donne operaie sfruttate dai loro padroni, alle quali non vengono riconosciuti diritti, ma solo doveri: paga bassissima, lavoro estenuante senza pause, niente giorno libero, niente ferie pagate, nessuna tutela per la salute.
Giovanna Maria sente che Dio la “chiama” a darsi da fare per queste donne, in un momento in cui è in atto la rivoluzione industriale che porterà tante braccianti ad abbandonare la terra per entrare in fabbrica, con il sogno di una vita migliore. Giovanna Maria quando prende la decisione ha solo 18 anni: fa voto di castità, obbedienza e povertà, si fa suora e facendo suo il motto «io e tutto il mio per le operaie» fonda la Congregazione delle “Ancelle dell’Immacolata Concezione Protettrici delle Operaie” e intende creare una casa dove le operaie povere possano trovare accoglienza e assistenza materiale e spirituale, e le loro figlie una scuola dove imparare a leggere e a scrivere.
Ma la beata si occupa anche degli altri poveri e, soprattutto, dei bambini abbandonati e bisognosi di tutto. Altre case per le operaie si estendono nelle zone industriali della Spagna. Giovanna Maria Condesa Lluch muore a Valéncia nel 1916 e nel 2003 S. Giovanni Paolo II la proclama beata.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.