5a settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Karl Kraus (1874-1936)
Confessiamo una buona volta a noi stessi che da quando l’umanità ha introdotto i diritti dell’uomo si fa una vita da cani.
Preghiera del giorno di Paolo VI (1.a parte)
Tu ci sei necessario, o Cristo, grande paziente dei nostri dolori, per conoscere il senso della sofferenza e per dare ad essa un valore di espiazione e di redenzione. Tu ci sei necessario, o vincitore della morte, per liberarci dalla disperazione e dalla negazione, e per avere certezze che non tradiscono in eterno.
Santo del giorno
B.V.M. di Lourdes
A Lourdes, nel sud della Francia ai piedi dei Pirenei, in una grotta sulla riva del fiume Gave, la Madonna apparve a una giovane semplice, delicata, cagionevole di salute, figlia di una famiglia poverissima.
L’11-02-1858 a Bernadette Soubirous si mostrò una “signora” molto bella, vestita di bianco, davanti alla quale la ragazza, non sapendo che fare, iniziò a pregare il Rosario. La Vergine si mostrò ancora 17 volte fino al 16 luglio.
A febbraio sgorgò la famosa sorgente d’acqua prima inesistente. Il 25 marzo la donna si presentò come Immacolata Concezione: la proclamazione del dogma risaliva a quattro anni prima. Penitenza e preghiera: secondo la veggente questo è il cuore del messaggio della Madonna. Oggi si celebra la giornata mondiale del malato.
Parola di Dio del giorno Marco 8,1-10
Poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare.
Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra.
Prese i pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
Riflessione del giorno – Mattutino di Monsignor Ravasi
In generale ho notato che il degrado è molto più rapido del progresso. E per di più, se il progresso ha dei limiti, il degrado è illimitato. La fiducia nel progresso è stata speso sbandierata come una insegna destinata a illuminare la via della modernità e questa è una convinzione che ha una sua verità, anche religiosa.
Non si può, però, ignorare che c’è un progresso solo apparente, come ironizzava il filosofo francese Henri Bergson: «L’umanità geme, per metà schiacciata sotto il peso dei progressi che ha fatto». In verità, in molti “progressi” scientifici o sociali si annida una sorta di veleno, un peccato d’origine che li ribalta in degrado spirituale e in degenerazione morale.
Acquista, allora, valore l’osservazione di un autore russo del secolo scorso, Sergej Dovlatov, che si affaccia sull’abisso infernale verso cui spesso l’umanità si sente attratta. Questo abisso sembra essere senza fondo: quasi ogni giorno sui giornali si scoprono delitti efferati; si assiste a una decadenza dello stesso stile di vita; si scoprono forme nuove di avvilimento della dignità umana, di abbrutimento e di abiezione.
Certo, l’uomo è un microcosmo, un piccolo mondo di meraviglie. Ma non aveva torto il Mefistofele del Faust di Goethe che considerava la creatura umana un kleine Narrenwelt, un microcosmo di follia. Eppure la stessa libertà che ci fa decadere ci può far ascendere verso l’alto; abbrutirsi non è l’unico destino umano: lo è anche il riabilitarsi, l’elevarsi, il nobilitarsi.
Intenzione di preghiera del giorno
Perché la Madonna protegga e risani tutti i malati, gli infermi, i sofferenti nel corpo e nello spirito.
Don’t Forget!
LUNEDÌ 6 FEBBRAIO – ADANA, TURCHIA – Soccorritori cercano superstiti in un edificio distrutto dal disastroso terremoto di magnitudo 7.8 tra il sud della Turchia e il nord della Siria che nella notte tra domenica e lunedì ha provocato la morte di migliaia di persone
AP PHOTO/ KHALIL HAMRA
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