mercoledì 10 giugno ’15

    X Settimana del Tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata pregando con S. Agostino

    Signore, rendici capaci di vivere con amore la nostra vocazione, da veri innamorati della bellezza spirituale, rapiti dal profumo di Cristo che esala da una vita di conversione al bene, stabiliti non come schiavi sotto una legge, ma come uomini liberi guidati dalla grazia. Amen”. Pater-Ave-Gloria

    La Parola di Dio del giorno (Mt 5,13-16)

    Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.

    Il Quadro della Settimana – 80° quadro della serie i 1000 quadri più belli del mondo

    Cattura 

    Il pittore Dieric Bouts (1415-1475) originario di Harleem, si stabilì a Lovanio attorno al 1444. Due anni dopo la Confraternita del SS. Sacramento della chiesa di S. Pietro, gli commissionò una pala d’altare che rappresentasse l’ultima cena, tema non molto frequente nella pittura fiamminga. Bouts ambienta la Cena nell’interno di una tipica casa fiamminga: i dodici apostoli –disposti in simmetria rigorosa e in pose rigide- siedono attorno alla mensa, mentre il centro esatto della composizione è occupato da Cristo, presentato nel momento in cui benedice il pane e annuncia: “Questo è il mio corpo”. L’angolo visuale è piuttosto alto, così da consentire allo spettatore (cioè a noi) di cogliere i molti dettagli della scena: la sala luminosa col bel pavimento e l’elegante soffitto trabeato che sottolineano la prospettiva, le ampie finestre gotiche che permettono alla luce di illuminare la scena, la porta chiusa con la solenne architrave, che fa da sfondo al Cristo come lo schienale di un trono, il bel lampadariodel soffitto, le panche dei dodici, i vassoi e le stoviglie sulla mensa imbandita… Dalla finestrella a sinistra nella parete di fondo due cuochi osservano la scena, mentre a destra il servitore dal berretto rosso è tutto composto nell’attesa di servire i commensali.

    C’è attento gioco di rimandi fra l’interno e l’esterno della scena con porte e finestre che fanno capire come l’evento si svolga al piano superiore secondo l’indicazione evangelica e fanno intravedere le altre stanze dell’interno e la città e il giardino dell’esterno. Gesù, vestito di viola il colore della passione sembra indicare con la mano benedicente il traditore seduto davanti a lui, che aggiusta la borsa del denaro alla cintola. Gli altri apostoli appaiono concentrati sull’evento. I pannelli laterali ritraggono quattro episodi dell’ Antico Testamento collegati al tema dell’Eucaristia: 1) A sin. in alto: incontro di Abramo e Melchisedech (Genesi 14); 2) A sin. in basso: celebrazione della prima Pasqua in Egitto (Esodo 12); 3) A destra in alto: la raccolta della manna nel deserto (Esodo 6); 4) L’angelo offre pane e acqua a Elia nel deserto (1 Re 19). In questa sua opera come in tutte quelle duella sua maturità non possiamo non cogliere il tratto incisivo, la gravità dei corpi, l’immobilità degli atteggiamenti, la luce che si espande sui personaggi, sugli oggetti, sul paesaggio, tutti elementi che portano a una tensione drammatica e trasformano gli eventi in rituali sacri.

    Il Santo del giorno

    S. PANTALEONE: nacque nel III sec a Nicomedia, l’attuale Turchia. Diventa medico e per la sua adesione alla fede cristiana sarà perseguitato dall’imperatore di Costantinopoli Galerio. Condannato a morte nel 305 subì un martirio atroce che terminò con la decapitazione. E’ patrono dei medici. 

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché impariamo a prenderci cura delle sofferenze del prossimo, particolarmente dei malati e dei poveri.

    DON’T  FORGET! Stati del Mondo: BENIN

     803199.ai

    La Repubblica del Benin è Stato dell’Africa Ovest, prima conosciuto con il nome di Dahomey. Si affaccia a sud sul Golfo del Benin, a ovest col Togo, a est con la Nigeria e a nord con Burkina Faso e Niger. La superficie è di 112.620 Km2 (poco più di 1/3 dell’Italia); gli abitanti sono circa 9 milioni. La capitale è Porto Novo al sud, presso la costa. Si è reso indipendente dalla Francia nel 1960 e l’attuale presidente è Yayi Boni. E’ uno dei paesi più poveri con un Pil pro capite di meno di 1.000 $ Us. l’anno (164° posto nel mondo). Allungato tra il fiume Niger a nord e l’insenatura di Benin a sud, l’elevazione del territorio non varia di molto nelle differenti aree del paese. La maggior parte della popolazione vive nelle pianure costiere meridionali, dove sono anche localizzate le maggiori città. Il nord del paese è costituito da altopiani semi aridi e ricoperti da savana. In Benin vivono circa 40 gruppi etnici differenti, il maggiore è dei Fon circa al 40%, seguono gli Yoruba, gli Adja ecc. La lingua ufficiale è il francese; i cristiani sono al 42% (cattolici 27%) e islamici il 24,5 %. Il resto sono animisti. Il clima in Benin è caldo e umido, con scarsità di piogge concentrate nelle due stagioni piovose.

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