frammenti di vita del Patronato

    Nella fila che si snoda ordinata e paziente davanti al self service il tipo ha già avuto modo di farsi notare per maleducazione, ma quando arriva il suo turno non si contiene più: “Che porcheria mi date da mangiare stasera?” urla in faccia alle volontarie che lo invitano a scegliere fra i primi piatti …Queste fingono di non sentire e continuando a sorridere gli servono primo, secondo, frutta, dolce e acqua minerale, gratis naturalmente. La sera dopo, il villano si ripresenta, ma prima ancora che possa aprir bocca gli viene servito il vassoio con spaghetti, pomodoro, patata e uovo rigorosamente crudi e una scatoletta di tonno chiusa. Sul vassoio anche un biglietto che riproduce in italiano e francese la scritta all’ingresso del Patronato di Sorisole:

    “In questa casa le 4 parole più importanti sono: BUONGIORNO-PER PIACERE-GRAZIE-SCUSA. Si prega di farne uso”. L’arroganza della sera prima cede il passo alla confusione: ”E questo cos’è?”. “Vedi un po’ tu: visto che sei l’unico ad affermare che qui si cucina da schifo, ti offriamo l’occasione per fare di meglio! Visto anche che non conosci le leggi della casa, te le abbiamo scritte: quando le avrai imparate, potrai tornare qui a mangiare”.

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