nell’immagine un dipinto di David Inshaw
Tempo di quaresima
Aforisma del giorno – Padri della chiesa
Anima mia, ascolta nel tuo fondo, ascolta dove la verità si fa sentire, guarda dove non c’è inganno.
GELTRUDE COMENSOLI FONDATRICE
Nata a Bienno (BS), nel 1847 vive un’infanzia serena e frequenta le elementari del paese. Svela fin da bimba la sua sensibilità eucaristica: a 6 anni, un mattino, entra nella chiesa dove si celebra la Messa prima e riceve la Comunione “segreta”. Nel 1866 entra nella Compagnia di S. Angela Merici e a Bergamo con don Francesco Spinelli, nel 1882 fonda l’Istituto delle “Suore Sacramentine di Bergamo”. Muore il 18 febbraio 1903.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché viviamo ogni giorno come tempo di grazia e di conversione.
Don’t Forget! – “Le Persecuzioni provocate dai cristiani”
Non è possibile raccontare solo le persecuzioni contro i cristiani senza menzionare quelle provocate da una società diventata a maggioranza cristiana dopo l’editto di Milano del 313 promulgato da Costantino che stabiliva libertà di culto e ancor più dopo l’editto di Tessalonica del 380 promulgato dagli imperatori Graziano, Teodosio e Valentiniano II. Con quest’ultimo il cristianesimo diventò la sola religione accettata nell’Impero e di conseguenza sia le autorità politiche sia quelle della nuova religione ufficiale promossero a loro volta la persecuzione delle credenze pagane, delle deviazioni eretiche e dell’ebraismo. A quel tempo i cristiani erano circa il 50% della popolazione dell’Impero, ma rappresentavano la stragrande maggioranza nelle città: crescita notevole se si pensa che all’epoca di Costantino i Cristiani erano solo il 30% e nelle campagne la religione cristiana era diffusa solo marginalmente (per questo i seguaci delle antiche religioni politeiste furono detti “pagani” cioè abitanti dei “pagi” ossia i villaggi di campagna). Dopo l’editto di Tessalonica sia l’impero, sia la Chiesa diventano intolleranti e autoritari e la lotta alle idee a livello politico diventa fondamentale per la gestione della società.
Miniatura del XII secolo che mostra gli imperatori romani Giuliano, Gioviano, Valente, Graziano, Valentiniano I e Teodosio (vedi sopra) |
A dire il vero l’imperatore Giuliano (361-363) detto l’apostata, aveva tentato di tornare al politeismo, ma la società stava cambiando e per la cultura greco-romana, la situazione stava precipitando. Per quanto approfondita, la razionalità delle antiche filosofie non era più sufficiente a spiegare una società in “decadenza”. L’ansia e l’angoscia non accennavano a diminuire. E se la struttura politica aveva già perso da tempo la sua vecchia autorità morale, era nata una nuova istituzione, molto forte, a carattere “spirituale”, che si rivolgeva direttamente al cuore dell’uomo, organizzazione, ispirata al monoteismo cristianizzato, che da “giovane ribelle ingenua” si era fatta “adulta e responsabile”.
Questa istituzione – la Chiesa – riempì il vuoto morale che si era creato nell’umanità e assorbì tutte le richieste di giustizia e non lasciando alcun spazio all’esistenza di forme di pensiero diverse dalle sue. Così ad es. quando nel giugno 390 la popolazione di Tessalonica si ribellò e impiccò il governatore della città Buterico per non aver permesso i giochi annuali l’imperatore Teodosio ordinò una rappresaglia nella quale vennero trucidate circa 7000 persone. Giunta la notizia a Milano, Ambrogio, vescovo, scrisse a Teodosio una lettera sdegnata e lo indusse a pentirsi e a richiedere pubblicamente perdono…Ma era solo l’inizio.
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