giovedì 5 luglio ’18

    XIII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Oliviero Toscani

     

    Proverbio del Giorno

    Affida il tuo cammello alla provvidenza di Dio, ma legalo prima ad un albero. (Proverbio Arabo)

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    Signore, l’Amore non si gonfia: dammi il coraggio di dire: “Ho sbagliato”.  Signore, l’Amore non manca di rispetto: fa’ che possa vedere in tutti il tuo volto. Signore, l’Amore non cerca il suo interesse: soffia nella vita il vento della gratuità.  Signore, l’Amore non si adira: allontana i gesti e le parole che feriscono. Signore, l’Amore non tiene conto del male ricevuto: riconciliaci nel perdono. Signore, l’Amore non gode dell’ingiustizia: apri il nostro cuore ai bisogni di chi ci sta accanto. Amen

     

    Antonio Maria Zaccaria.

    Nasce a Cremona nel 1502. Nel 1524 si laurea in medicina e viene consacrato prete nel 1528. Nel 1530 fonda una comunità di preti soggetti a regola comune, i Chierici regolari di San Paolo: li chiameranno Barnabiti, dalla chiesa di S. Barnaba, loro prima sede. Poi le Angeliche di S. Paolo, primo esempio di suore fuori clausura. 3.a fondazione: i Maritati di S. Paolo, con l’impegno apostolico costante dei laici sposati. Denunciato come eretico e ribelle va a Roma dove verrà assolto. Durante un viaggio, il suo fisico cede: muore a poco più di 36 anni.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 9,1-8)

    Salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Cristo tiene conto della fede di coloro che gli presentano il malato: grazie alla fede altrui, l’anima del paralitico verrà guarita prima del suo corpo. “Vista la loro fede”, dice il Vangelo. Notate bene, fratelli, che Dio non si preoccupa di quanto vogliono gli uomini insensati. Non si aspetta di trovare la fede dagli ignoranti, non presta riguardo agli sciocchi desideri di un infermo. Invece, non rifiuta di portare aiuto alla fede altrui. Questa fede è un regalo della grazia, e si accorda con la volontà di Dio.

     

    RIFLESSIONE DEL GIORNO (Mattutino di Mons. Ravasi)

    Trovai un agente, corsi da lui e, col fiato in gola, gli domandai la strada. Sorridendo mi disse: «È da me che vuoi sapere la strada?». Gli risposi: «Sì, da solo non riesco a trovarla!». «Rinuncia, rinuncia!», disse voltandosi come quelli che ridono di nascosto. Impressiona questo frammento tratto da una novella di Kafka. La parabola è evidente: c’è l’uomo contemporaneo che si agita in un labirinto di idee, voci, sollecitazioni, cerca una via d’uscita, una rotta nel mare delle opinioni. È il moderno Ulisse che non sa dove volgere la prua della nave per trovare una meta. È l’uomo smarrito di oggi, che ostenta sicurezza e certezza, ma nell’anima è spaesato, stranito, senza bussola morale. D’altro lato, ecco l’agente che conosce le strade e le rotte, che ha tra le mani una mappa. Eppure la sua risposta è: «Rinuncia, lascia perdere! Non c’è un senso della vita da cercare; nessuno è in grado di indicare una meta». Il profeta Isaia introduce la scomparsa dei profeti e l’assenza di maestri che sappiano guidare: «Guardai: non c’era nessuno capace di consigliare, nessuno da interrogare per avere una risposta» (41,28). Giorgio Caproni (1912-1990), nella poesia dal titolo Bisogno di guida diceva: «M’ero sperso. Annaspavo. / Cercavo uno sfogo. / Chiesi a uno. “Non sono, / mi rispose, / del luogo”».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché il Signore susciti guide brave e sicure

     

    Don’t forget!

    5-07-1995: muore don Franco Seghezzi, sacerdote del Patronato.

     

     

     

     

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