lunedì 7 gennaio ’19

    Terza settimana di Natale

     

    nell’immagine un dipinto di Adriano Cecioni

     

    I proverbi della Bibbia

    “Chi teme Dio è costante nell’amicizia” (Siracide)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (S. Elisabetta della Trinità)

    O mio Dio, Trinità che adoro, aiutarmi a dimenticare completamente me stesso per stabilirmi in te immobile e sereno come se la mia anima fosse già nell’eternità. Pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai solo, ma che sia lì con tutto me stesso, vigile nella fede e adorante offerta alla tua azione creatrice.

     

    Santo del Giorno: S. RAIMONDO DI PEÑAFORT

    Sacerdote dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani): conoscitore del diritto canonico, scrisse sul sacramento della penitenza e, maestro generale, preparò la redazione delle Costituzioni dell’Ordine; morì in avanzata età a Barcellona, Spagna nel 1276. Raimondo = tedesco “intelligenza protettrice”. Oggi si ricorda anche S. Anselmo eremita (sec XII) e S. Crispino Vescovo di Pavia (sec V)

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 4,12-17.23-25)

    In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazareth, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva. E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Rendiamo grazie al misericordioso Dio, come dice l’Apostolo “ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto” (Col 1,12-13).

     

    La riflessione del giorno (Mons. Ravasi)

    “Vi garantisco che uno sciocco colto è decisamente più sciocco di uno sciocco ignorante” Molière. L’arroganza dello sciocco che si imbelletta delle cose che ha imparato è terrificante: non c’è rimedio per lui perché nessuno riuscirà a seminare in lui un po’ di pudore o a farlo dubitare di essere in realtà un poveraccio. Lo scrittore Riccardo Bacchelli ironizzava: “Gli stupidi impressionano non fosse altro che per il numero” e Petrarca riconosceva che è infinita la schiera degli sciocchi. Per non parlare della saggezza popolare che ha coniato il famoso proverbio: “La madre degli stupidi è sempre incinta”. Ma nessuno presuma di essere esente da questo vizio anche perché qualche stilla di stupidità inzacchera l’anima e la mente di tutti. Ed è proprio quando si comincia ad essere troppo sicuri del proprio sapere e a disprezzare il mondo che ci circonda che deve scattare il campanello d’allarme: forse ci stiamo iscrivendo anche noi a quel club per niente esclusivo di stupidi istruiti di cui parla Moliere.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché Dio ci doni la virtù della pazienza e della perseveranza nel bene.

     

    Don’t Forget! – EVENTO DELL’ANNO 19 DI OGNI SECOLO: anno 319

    A Roma COSTANTINO I (274–337) è imperatore dal 306 alla morte. E’ una delle figure più importanti dell’Impero: tra gli interventi, la riorganizzazione dell’amministrazione e dell’esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa. Il Papa è SILVESTRO I (+ 335) 33º vescovo di Roma dal 314 alla morte. È venerato come santo. Fu considerato in passato colui che convocò il primo concilio ecumenico di Nicea e riuscì a convertire Costantino il Grande, imperatore romano

     

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