Mercoledì 13 settembre 2023

     

    XXIII settimana Tempo Ordinario

     

    Accadde oggi…

    533: Belisario sconfigge Gelimero e i vandali nella battaglia di Ad Decimum.

    1922: Incendio di Smirne o “genocidio dei greci d’Asia Minore”: i turchi di K. Ataturk appiccano il fuoco al quartiere cristiano di Smirne e sterminano i greci che abitavano la città sin dalla fondazione; migliaia i morti e più di un milione i profughi che fuggiranno alla volta di Atene.

    1944: Seconda guerra mondiale: le truppe tedesche arrestano il questore di Fiume Giovanni Palatucci, per aver salvato quasi cinquemila ebrei falsificandone i documenti

    1970: Prima edizione della Maratona di New York

    1989: Desmond Tutu guida la più grande marcia anti-Apartheid svoltasi in Sudafrica

     

    Aforisma di S. Berardo

    “Il progresso non consiste nel presumere di essere arrivati ma nel tendere continuamente alla meta.”

     

    Preghiera del giorno

    O Dio, forza di chi spera in te, che hai fatto risplendere il santo vescovo Giovanni Crisostomo per la mirabile eloquenza e la perseveranza nella tribolazione, fa’ che, illuminati dai suoi insegnamenti, siamo rafforzati dal suo esempio di eroica costanza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del Giorno

    SAN GIOVANNI CRISOSTOMO (Antiochia c. 349 – Comana sul Mar Nero 14 settembre 407) fu annunziatore fedele della parola di Dio, come presbitero ad Antiochia (386-397) e come vescovo a Costantinopoli (397-404).

    Qui si dedicò all’evangelizzazione e alla catechesi, all’opera liturgica, caritativa e missionaria. L’anafora eucaristica da lui rielaborata in forma definitiva sull’antico schema antiocheno è ancor oggi la più diffusa in tutto l’Oriente. La sua predicazione nel campo morale e sociale gli procurò dure opposizioni e infine l’esilio (404-407), dove morì.

    Nella sua opera di maestro e dottore ha rilievo il commento alle Scritture, specialmente alle lettere paoline, e il suo contributo alla dottrina eucaristica.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 6,20-26

    Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.

    Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

     

    Riflessione del Giorno

    Erasmo da Rotterdam (1466 – 1536), così scriveva in pieno umanesimo, cercando di convincere i cristiani a cercare nei vangeli il volto del Signore: «Se arriva qualcosa dai Caldei o dagli Egizi, bramiamo ardentemente di conoscerlo proprio perché viene da un mondo a noi estraneo, e l’arrivare da lontano fa parte del suo valore. 

    Spesso sulle fantasie di un poveruomo, per non dire un impostore, ci tormentiamo ansiosamente, non solo senza alcun frutto, ma con grande spreco di tempo – per non dir di peggio (sebbene sia già gravissimo non ottenere nessun risultato). 

    Ma come mai una curiosità di questo genere non stuzzica l’animo dei Cristiani, che sanno benissimo che la loro dottrina non viene dall’Egitto o dalla Siria, ma dal Cielo stesso? Perché non riflettiamo tutti che è necessario sia uno straordinario, mai visto, genere di filosofia quello di predicarci il quale colui che era Dio si è fatto uomo, colui che era immortale si è fatto mortale, colui che era nel cuore del Padre è sceso in terra?».

    E se queste parole le scriveva uno spirito libero come Erasmo dovrebbero far pensare anche noi…ma oggi di spiriti liberi ce ne sono pochi in giro. Abbondano piuttosto i libertini!

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo il buon Dio affinché benedica chi asciuga le lacrime degli afflitti e ci aiuti a portare con amore i pesi degli altri.

     

    Don’t Forget! Storia dei Martiri cristiani

    Martiri Messicani

     

    Non sbagliò la Chiesa nel vedere come anticattolica la politica massonica dei governi messicani, della seconda repubblica spagnola e dei totalitarismi di tipo comunista e nazionalsocialista, come non aveva sbagliato nel secolo XVIII nel valutare negativamente la Rivoluzione francese.

    Certo, la scristianizzazione della società era un fenomeno in atto da tempo: ma ciò non deve far dimenticare la volontà esplicita dei rivoluzionari di attaccare a fondo la Chiesa cattolica, mentre protestanti ed ebrei erano rispettati nelle loro attività religiose e manifestazioni di culto.

    Negli ultimi anni si è fatta una profonda revisione storiografica della Rivoluzione francese e bisogna farla anche di quelle messicana e spagnola perché non si può ridurre tutto a una sorta di spiacevole equivoco, le colpe del quale sarebbero tutte e solo della Chiesa. Bisogna dire che in Messico si perseguitava in nome di princìpi massonici e in Spagna socialismo marxista, comunismo e anarchismo furono alla base della persecuzione contro la Chiesa.

    Ma che gran parte delle vittime fossero innocenti ed estranee alle lotte politiche lo testimonia il grido di fede comune in bocca ai martiri delle persecuzioni del secolo XX: «Viva Cristo Re!». La stragrande maggioranza dei martiri del nostro secolo fu uccisa in nome del regno di Dio. Gli spagnoli e i messicani, soprattutto, morirono invocando la regalità di Gesù come grido anche contro ogni totalitarismo.

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