mercoledì 2 ottobre ’19

     

     

    Proverbio del giorno

    Ogni filo d’erba ha un proprio Angelo che lo incoraggia sussurrandogli: Cresci!  (Talmud)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (agli angeli Custodi)

    O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi Angeli a nostra custodia e protezione, fa’ che nel cammino della vita siamo sempre sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna. Per il nostro Signore…Amen

     

    SS Angeli Custodi

    “Angelo” c’è 175 volte nel N. T. e 300 nell’A.T. che li suddivide in 9 gerarchie: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù celesti, Principati, Arcangeli, Angeli. Oggi il tema degli Angeli, riecheggia nei media nei film e in spot pubblicitari. Ma per i credenti continuano a essere gli amici che Dio ci ha posto accanto per proteggerci e guidarci a lui

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mt 18, 1-5.10)

    I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».  Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita)

    Quando verso le 20,00 la mensa chiude e si invitano i non residenti a uscire, è il momento delle più astruse e fantasiose richieste che mirano però a un solo scopo: i soldi. Quella sera un italiano di mezza età, richiedente abitudinario, era ricorso al solito espediente: “Mia mamma sta male e voglio andare a trovarla, ma non ho i 7 euro del biglietto”. Esausto, volevo tenerla corta e frugai in tasca, ma non trovai che monetine. Alcuni dei presenti integrarono con altre monete di piccolo taglio e un africano mi ricordò che in sagrestia c’era il piattino con il residuo delle elemosine. Alla fine ho raccolto e fatto scivolare in mano al tizio un mucchietto di spiccioli di molta apparenza, ma poca sostanza: “Ecco la somma richiesta” gli dissi con un tono che non ammetteva repliche. Lui scosse il capo e si fermò a brontolare col portinaio prima di uscire. “Che ti ha detto?”. “Si è lamentato degli spiccioli e ha detto che non si farà più vedere qui dentro”. La notizia (accolta con sollievo) offrì lo spunto per scoraggiare i questuanti seriali: per loro si è creato un apposito fondo costituito esclusivamente di monetine rosse e di quelle più piccole fra le gialle. E da allora le richieste si stanno spontaneamente esaurendo…

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i nostri angeli custodi ci proteggano da ogni pericolo e avversità

     

    Don’t forget!

    Giornata internazionale della non violenza: si commemora nella data di nascita di Gandhi.

     

     

    I santi della carità

    MARIA DOMENICA MAZZARELLO

    (1837-1881)

     

    Maria Domenica nasce a Mornese, Alessandria, il 9-5-1837 in una numerosa famiglia di contadini. Dotata di non comune forza fisica, fin da ragazza lavora nei campi col padre Giuseppe.  Grazie alla educazione profondamente cristiana ricevuta in famiglia, Maria fa grandi sacrifici per incontrare ogni giorno Gesù nell’Eucaristia: “Senza di lui non potrei vivere”. Nel 1860 arriva il tifo a Mornese. Il suo confessore le chiede di curare alcuni parenti della famiglia Mazzarello: Maria accetta, si ammala, ma guarisce inaspettatamente, perdendo la forza fisica di un tempo, ma non la fede. Camminando per strada ha una visione misteriosa: un grosso edificio con tante ragazze che corrono nel cortile, e una voce che le dice: “A te le affido”. Non potendo più fare la contadina, con l’amica Petronilla decide di diventare sarta, per insegnare alle ragazze povere a cucire. Aperto un piccolo laboratorio, il Signore le inviò le prime orfane da accogliere. Arrivano le prime collaboratrici, che don Pestarino chiamerà Figlie dell’Immacolata. Don Bosco arriva a Mornese con i suoi giovani nel 1864 per aprire un collegio per i ragazzi del paese. Maria lo guarda ed esclama: “Don Bosco è un santo e io lo sento”. Don Bosco visita il piccolo laboratorio delle Figlie dell’Immacolata e ne resta molto colpito. Pio IX chiede a don Bosco di fondare un Istituto femminile, e lui sceglie le Figlie dell’Immacolata, inviandole nel collegio appena costruito. Maria e le compagne soffrono la fame, anche a causa dell’iniziale ostilità dei compaesani, ma sono sempre allegre e la loro fede non vacilla mai. Nel 1872 le prime quindici Figlie dell’Immacolata diventano Figlie di Maria Ausiliatrice. Maria è chiamata al governo, ma si fa chiamare la Vicaria, perché, diceva, “la vera superiora è la Madonna”. L’Istituto cresce e sciama e si aprono le prime case, le prime missioni in America. Maria è chiamata “la madre”. Nonostante tutto è semplice e premurosa con tutti, dà sempre l’esempio anche nei lavori più umili. Con la sua saggezza indirizza la spiritualità dell’Istituto, incarnando nelle Figlie di Maria Ausiliatrice il carisma dato a don Bosco.  Morì a Nizza Monferrato il 14 maggio 1881, all’età di 44 anni. Alla sua morte l’Istituto contava già 165 suore e 65 novizie sparse in 28 case (19 in Italia, 3 in Francia e 6 in America).  Fu beatificata da Pio XI nel 1938 e canonizzata da Pio XII il 24-6-1951.

     

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di Nikolay Bogdanov-Belsky

     

     

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com