sabato 8 settembre ’18

    XXII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un dipinto di Grant Wood

     

     

    Proverbio del giorno

    Guarda sempre nella direzione del sole che sorge e non potrai mai vedere l’ombra dietro di te.

     

    Iniziamo la giornata Pregando (Preghiera alla madonna)

    Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia e poiché la maternità della Vergine ha segnato l’inizio della nostra salvezza, la festa della sua Natività ci faccia crescere nell’unità e nella pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

     

    Natività della Beata Vergine Maria

    esattamente nove mesi dopo la festa dell’Immacolata Concezione di Maria (08-12) cade la festa della sua nascita, festa che ha origine in Oriente e fu importata in occidente sotto il pontificato di Papa Sergio I (687-701).     

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

    “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
    Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
    Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.” (Matteo 1,1-16.18-23)

     

    Riflessione Per Il Giorno (HANNAH ARENDT 1968)

    «I profughi costretti a muoversi di Paese in Paese rappresentano l’avanguardia dei loro popoli…Il rispetto reciproco dei popoli europei è andato in frantumi quando e perché si permise che i membri più deboli fossero esclusi e perseguitati». Nel momento in cui scriveva questo, Arendt non poteva sapere quanto le sue osservazioni sarebbero state calzanti nel 2018. Ancora: «La disgrazia delle persone senza status giuridico non consiste nell’essere privati di vita, libertà, perseguimento della felicità, eguaglianza di fronte alla legge e libertà di opinione, ma nel non appartenere più ad alcuna comunità». La perdita della comunità comporta l’espulsione dall’umanità stessa. Il più fondamentale diritto è infatti il “diritto di aver diritti”: «La libertà di opinione è una farsa a meno che l’informazione fattuale non venga garantita e i fatti stessi siano sottratti alla disputa». Purtroppo una delle tecniche più fortunate per sfumare la differenza tra verità e falsità è spacciare la verità come una semplice opinione: ed è quello che avviene più o meno quotidianamente. Oggi i leader politici seguono con successo una prassi eclatante dei regimi totalitari di un tempo, creare cioè un mondo fittizio di realtà alternative. La Arendt individua un rischio ancora peggiore: «Il risultato di una coerente e totale sostituzione di menzogne alla verità, non è che ora le menzogne saranno accettate come verità e che la verità sarà denigrata come menzogna, ma che il senso grazie al quale ci orientiamo nel mondo (e la categoria di verità versus falsità è tra i mezzi mentali che servono a tal fine) viene distrutto».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per le conferenze S. Vincenzo e ringraziamo il Signore per il bene che fanno per gli ultimi

    Don’t forget!

    Giornata mondiale dell’alfabetizzazione.

    L’8 settembre 1853 muore FEDERICO OZANAM Nato a Milano nel 1813 da famiglia francese. Nel 1833 diede vita alla «Società di S. Vincenzo de’ Paoli», istituzione «cattolica, ma laica; povera, ma carica di poveri da sollevare; umile, ma numerosa». Federico si laureò, insegnò alla Sorbona, si sposò ed ebbe una figlia. Sempre in viaggio per l’Europa, trovava però tempo da dedicare ai poveri e alla Società di S. Vincenzo. Morì a Marsiglia nel 1853. È stato proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1997.

     

     

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