XIX settimana del tempo ordinario
nell’immagine un quadro di Jozef Israels
Proverbio del Giorno
Chi vuole sul serio una cosa, trova la strada; gli altri, una scusa
Iniziamo la Giornata Pregando (Salmo 119)
Io grido con tutto il cuore; rispondimi, Signore! Osserverò i tuoi statuti. Io t’invoco; salvami, e osserverò le tue testimonianze. Mi alzo prima dell’alba e grido; io spero nella tua parola. Gli occhi miei prevengono le veglie della notte, per meditare la tua parola. Ascolta la mia voce secondo la tua bontà; Signore, fammi vivere secondo la tua giustizia. Si avvicinano quelli che vanno dietro alla infamia: sono lontani dalla tua legge. Tu sei vicino, Signore e tutti i tuoi comandamenti sono verità. Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite in eterno. Amen
Ludovico di Angiò Vescovo
Figlio di Carlo d’Angiò, re di Napoli, da ragazzo fu condotto prigioniero coi fratelli presso il re di Aragona dove ebbe occasione di conoscere i Francescani. Riacquistata la libertà, rinunciò al trono e a ogni prospettiva di grandezze terrene e venne ordinato sacerdote nel 1296, a ventidue anni e vescovo nel dicembre successivo. Fu inviato a reggere la diocesi di Tolosa, dove improntò la vita alle regole della povertà francescana. Predilesse i poveri, i malati, i giudei vittime di persecuzione e i carcerati ai quali si recava spesso a far visita. Ludovico venne elevato agli onori degli altari nel 1318, presenti sua madre e il fratello Roberto
Ascoltiamo la Parola di Dio Matteo 19,13-15.
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.
Riflessione Per Il Giorno (don Giacomo Tantardini)
Recentemente è stato detto e ripetuto che bisogna passare dalla militanza alla testimonianza. E’ vero che bisogna passare dalla militanza alla testimonianza, ma l’essenziale non è questo. L’essenziale è chi è il soggetto della testimonianza. Perché se il soggetto della testimonianza siamo noi, può fare meno danni una militanza politica che una testimonianza religiosa. Fa meno danni perché la militanza politica ha pur sempre una certa concretezza. Il soggetto della testimonianza non siamo noi. E’ lui. Altrimenti siamo come i farisei: andiamo in giro per mari e monti per fare un proselito e poi dopo che l’abbiamo fatto lo si rende più infelice che non se stessi. E gli mettiamo sopra dei pesi che neppure noi portiamo. L’essenziale è il soggetto della testimonianza. Il soggetto della testimonianza è Gesù Cristo. E la Chiesa si diffonde così, altrimenti è proselitismo per gente impegnata.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché sorgano nel nostro mondo così confuso coraggiosi testimoni della verità.
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