domenica 2 maggio ’21

     

    Quinta Settimana di Pasqua

     

    Proverbio del giorno (Olanda)

    Il denaro è un buon servitore, ma è un cattivo padrone.

     

    Preghiera del Giorno

    O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché amandoci gli uni agli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    La parola di Dio del Giorno – Atti 9,26-31; 1 Giov 3,18-24; Giovanni 15,1-8

    Gesù disse ai discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.

    Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da sé stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.

    Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

     

    Riflessione del giorno (commento al Vangelo)

    Cristo vite, io tralcio: io e lui la stessa cosa! Stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa.

    E il mio padre è il vignaiolo: un Dio che mi lavora, si dà da fare attorno a me, non impugna lo scettro ma le cesoie, non siede sul trono ma sul muretto della vigna. Per farmi portare sempre più frutto.

    Con l’Incarnazione, Dio si innesta nell’umanità e in me. E’ accaduta una cosa straordinaria: il vignaiolo si è fatto vite, il seminatore seme, il vasaio si è fatto argilla, il Creatore creatura.

    La vite-Gesù spinge la linfa in tutti i miei tralci e fa circolare forza divina per ogni mia fibra. Succhio da lui vita dolcissima e forte.

    Ogni tralcio che porta frutto lo pota perché porti più frutto. Potare la vite non significa amputare, inviare mali o sofferenze, bensì dare forza, qualsiasi contadino lo sa: la potatura è un dono per la pianta.

    «Portare frutto è simbolo del possedere la vita divina» (Brown). Dio opera per l’incremento, per l’intensificazione di tutto ciò che di più bello e promettente abita in noi.

    Se noi sapessimo quale energia c’è nella creatura umana! Abbiamo dentro una vita che viene da prima di noi e va oltre noi.

    Viene da Dio, radice del vivere, che ripete a ogni piccolo tralcio: Ho bisogno di te per grappoli profumati e dolci; di te per una vendemmia di sole e di miele.

     

    Intenzione di preghiera del giorno

    Preghiamo per chi è provato da situazioni di dolore, di malattia, di divisioni familiari, perché possa sentire sempre che rimane unito a Cristo, come il tralcio alla vite.

     

    Santo del giorno

    Giuseppe Maria Rubio Peralta Gesuita fondatore (1864–1929 Nacque in Almeria nel 1864, ed entrò nella Compagnia di Gesù nel 1906.

    I suoi pilastri furono il sacramento della riconciliazione; la predicazione in forma semplice del Vangelo; l’attenzione spirituale e materiale ai quartieri più poveri di Madrid.

    Morì nel 1929, venne beatificato nel 1985. E’ stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 4 maggio 2003.

     

    Don’t forget! – GIORNATA NAZIONALE PER IL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

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