giovedì 31 maggio ’18

    VIII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine l’icona della Madonna del silenzio

     

    Aforisma del Giorno (Arthur Schopenhauer)

    «Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo!»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Io t’invoco, o Presenza divina in me! Possa la tua Saggezza dirigere ogni mio atto; il tuo Amore guidare i miei pensieri; la tua Luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella tua radiazione ora e sempre. Ripetila, quando puoi, nel corso del giorno, e anche a chiusura della giornata. Fa’ che diventi una preghiera continua che ripeti nel tuo cuore. Nel dirla, concentrati, visualizzando te stesso, avvolto nella Luce radiante del Signore che ti protegge e ti aiuta durante la giornata. Amen.

     

    Visitazione Beata Vergine Maria

    La Visita di Maria alla cugina Elisabetta prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza e Maria viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l’incontro fra la giovane madre, Maria, e l’anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l’Annunciazione e al nascita del Battista

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del Giorno Luca 1,39-56.

    Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore…».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Quella della visitazione è la storia del Messia, del Figlio di Dio fattosi umano tra di noi: di questo sono eloquenti due donne, Elisabetta e Maria, donne capaci di fede nella parola del Signore. E come non dire qualcosa dei due uomini implicati in questa storia? Zaccaria è muto, afono per la sua poca fede; Giuseppe pensa di ripudiare Maria in segreto (cf. Mt 1,19). Certo non erano capaci di fede come le loro spose e non erano neppure capaci di relazione, di cura dell’altro e di carità, come le due donne.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Gustave Thibon)

    L’IDEALE E L’AZIONE. Penso alle illusioni dei fidanzati, dei giovani preti, dei giovani professori, ecc. L’esperienza della vita disperderà senza dubbio tutto ciò, tuttavia queste illusioni resteranno egualmente feconde come punto di partenza. Bisogna procedere dall’assoluto nel pensiero per realizzare il relativo nell’azione. Colui che, dal principio, credesse soltanto al relativo, giungerebbe praticamente al nulla. Il dislivello tra l’ideale e l’azione essendo un fatto ineluttabile, occorre che l’ideale sia molto elevato. Senza dimenticare, anche in questo caso, le leggi della gravità e della traiettoria. L’ideale compie la funzione di alzo: coloro che hanno maneggiato armi da fuoco sanno che per colpire lontano sulla terra, bisogna mirare alto verso il cielo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti gli studenti alla fine dell’anno scolastico 2015-16

     

    Don’t forget!

    31/05/1958: 58° di ordinazione sacerdotale di don Eugenio Battaglia.

    Oggi si conclude il Mese di maggio e la recita del Rosario serale alle 20,30 al Patronato

     

    PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

    MONS. GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

    1830-1905

     

    Nato a Fino Mornasco (Como) nel 1830, Giovanni Battista Scalabrini fu ordinato sacerdote il 30-05-1863 e chiamato a insegnare nel Seminario di Como, di cui divenne anche rettore dal 1867 al 1870; nel 1870 è nominato parroco e a soli 36 anni è consacrato vescovo di Piacenza, dove rimarrà fino alla morte.  Acuto osservatore interprete della realtà umana, fondò un Istituto per sordomuti, un organismo di assistenza per le mondine, società di mutuo soccorso, casse rurali. Indirizzò, nel suo lungo apostolato, ben 72 lettere pastorali alla Diocesi, per il cui funzionamento, visitò cinque volte le 365 parrocchie, recandosi di persona in tutte, anche le più sperdute sull’Appennino emiliano dove non era mai andato un vescovo. Celebrò tre Sinodi diocesani che da oltre un secolo e mezzo non si erano più tenuti; sostenitore dell’Azione Cattolica; diede vita al periodico “Il Catechista cattolico”, prima rivista italiana per la diffusione del catechismo e che si pubblica tuttora. Ma la sua memoria resta legata in particolare all’emigrazione: impressionato dalla folla di derelitti, che alla stazione di Milano, si avviavano verso l’America, dove una volta sbarcati venivano trattati come merce, cominciò a sensibilizzare tutti al problema dell’emigrazione. Visto che non otteneva risultati, passò all’azione, fondando nel 1887 la congregazione dei Missionari di S. Carlo (Scalabriniani) per l’assistenza spirituale degli italiani emigrati in America. Approvata dalla Santa Sede nel 1887, iniziò con tre sacerdoti, ma l’anno dopo erano già 10 missionari. Oggi i Missionari di S. Carlo, sono oltre 700 presenti in 25 Nazioni, nei cinque continenti. Approvò nel 1900 le Apostole del S. Cuore, fondate da S. Francesca Saveria Cabrini, che indirizzò verso lo scopo delle Missioni fra gli emigranti. L’occasione di fondare un suo Istituto femminile gli venne da un suo giovane missionario, che arrivò in Brasile con un bimbo in braccio perché la madre era morta durante la traversata, fondò così nel 1895 l’Istituto delle Missionarie di S. Carlo che conta oggi 850 suore. Nel 1961 si sono aggiunte le Missionarie Secolari Scalabriniane, approvate nel 1990. A muovere la volontà di questo gigantesco Pastore fu una tensione continua alla perfezione cristiana, alla carità perfetta “Santificarmi, farmi santo: hoc est omnis homo!”. Ebbe un’intensa vita di preghiera, dedita alla meditazione, densa di pietà eucaristica. Si preparava alla 6° visita pastorale alla vasta diocesi, quando aggravatosi improvvisamente, fu sottoposto a intervento chirurgico, ma non superò la grave crisi che lo porterà alla morte il mattino del 1° giugno 1905, nella sua sede vescovile. E’ stato beatificato il 9 novembre 1997 da papa Giovanni Paolo II.

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com